Dopo la pubblicazione, nell’edizione di ieri, della notizia del processo in corso, davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Pistoia, per fatti avvenuti tra il 2020 e il 2022, sul traffico di cuccioli dalla Sicilia che vede coinvolte dieci persone, molte delle quali hanno già patteggiato, riceviamo, e pubblichiamo, le precisazioni dell’attuale Consiglio Direttivo dell’associazione Amici degli Animali odv che gestisce il canile Hermada.
"I fatti contestati – si legge – risalgono a un periodo antecedente all’insediamento dell’attuale consiglio. Antecedenti anche all’ingresso di molti nuovi soci e volontari. Essendo atti riconducibili a comportamenti personali, sono estranei alla Associazione e non devono essere fatti ricadere sul gruppo di persone che ogni giorno lavora all’interno del canile. Il servizio di accalappiaggio che era prima svolto da terze parti, è adesso gestito da volontari completamente estranei alle vicende giudiziarie, alcuni entrati nell’associazione dopo i fatti stessi. Come Consiglio Direttivo, ci teniamo a sottolineare che, appena insediati, ai primi di giugno 2023, abbiamo preso le distanze dagli eventi indicati nell’articolo, e proceduto a incontrare le pubbliche amministrazioni, i sindaci, i comandi delle forze di polizia e la prefettura, per ripristinare il necessario rapporto di fiducia e collaborazione, scongiurando la possibilità del ripetersi di comportamenti non trasparenti. Troviamo quanto meno ingiusto trascinare il buon nome del canile in una questione la cui eventuale responsabilità è da attribuire esclusivamente a singoli che da tempo non hanno più ruoli all’interno della vita dell’associazione".