DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Turismo, gli hotel respirano: “Grandi aspettative fino a ottobre”

Montecatini, il bilancio delle presenze degli albergatori: “I numeri di luglio e agosto sono positivi. Il 2024 un ottimo anno”

Un gruppo di turisti in centro a Montecatini (Goiorani)

Un gruppo di turisti in centro a Montecatini (Goiorani)

Montecatini Terme (Pistoia), 3 settembre 2024 – Sono stati mesi di buoni numeri per le presenze turistiche in città. I titolari delle strutture ricettive di Montecatini, adesso, sono entrate nel periodo più importante della stagione. E per settembre e ottobre ci sono grandi aspettative. Manca ancora un prodotto termale da offrire, ma la città mantiene una certa attrattiva, grazie alla sua posizione, per chi vuole fare base qui nel tour storico-culturale della Toscana. In attesa poi del periodo natalizio e della fine dell’anno, su cui, in attesa di un calendario che possa aiutare ad attrarre turisti, ci sono già buone aspettative.

Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi-Apam, traccia già un primo bilancio del 2024. «Si sta caratterizzando come un ottimo anno – sottolinea – per chi è aperto e lavora. Agosto, pur con buoni risultati, non ha ripetuto i numeri dello scorso anno, ma è pur sempre stato meglio degli anni subito prima della pandemia legata al Covid. A settembre e ottobre attendiamo numerosi clienti individuali provenienti dall’estero che faranno base qui per visitare le città d’arte della Toscana. E anche per i gruppi abbiamo ottime aspettative». Bartolini non nasconde una certa preoccupazione per novembre e dicembre. «Questi mesi sono quelli caratterizzati dalla clientela italiana – spiega – Al momento non siamo a conoscenza di eventi organizzati per poter attrarre turisti a Montecatini in questo periodo dell’anno e siamo un po’ preoccupati. È vero, negli ultimi mesi i prezzi degli alberghi in città sono aumentati, ma è dipeso anche dall’aumento dei costi sostenuti dalle imprese».

Giovanni Biondi, presidente di Assohotel–Confesercenti, conferma che «ad agosto c’è stato un netto calo di turisti italiani, ma d’altronde, se non c’è un prodotto definito come fanno a venire. I nostri connazionali hanno ridotto il periodo minimo di permanenza che, quando le Terme funzionavano, era di almeno sette giorni. Per settembre e ottobre abbiamo delle buone aspettative, tra individuali e gruppi».

Anche Biondi esprime preoccupazione per novembre e dicembre. «Per poter attivare una manifestazione capace di richiamare un buon numero di presenze – spiega – sarebbe stato necessario muoversi già dal 30 giugno». Secondo Biondi «è comunque necessario invertire la rotta e sperare che la vicenda delle Terme, nel rispetto delle procedure di legge, sia definita il prima possibile».