DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Hotel sequestrato, la decisione: la Cassazione annulla il decreto

Il caso riguarda il Villa Maria al centro delle vicende giudiziarie dell’imprenditore Raffaele Mallardo

La facciata del palazzo che ospita a Roma la Corte di Cassazione

La facciata del palazzo che ospita a Roma la Corte di Cassazione

Montecatini Terme, 18 febbraio 2025 – L’ordinanza di sequestro dell’Hotel Villa Maria, emessa dal tribunale di Pistoia a luglio dello scorso anno in seguito alle vicende giudiziarie che vedono coinvolto l’imprenditore Raffaele Mallardo, non contiene motivazioni in merito al periculum in mora, e deve essere quindi annullata. In base alla sentenza appena emessa dalla Corte di Cassazione, un provvedimento del genere deve dimostrare un legame funzionale essenziale, e non meramente occasionale, fra il bene e la possibile commissione di ulteriori reati o l’aggravamento e la prosecuzione di quelli per cui si procede. Il tribunale di Pistoia dovrà quindi procedere a un nuovo giudizio, fornendo motivazioni sufficienti.

La Corte di Cassazione ha così accolto il ricorso presentato dal professor Giovanni Maria Flora e dall’avvocato Mario Griffo, legali di Mallardo. Il tribunale di Pistoia, lo scorso anno, aveva annullato il sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari, finalizzato alla confisca dei beni oggetto dell’ipotesi di reati, e disposto la restituzione delle quote della società sequestrata agli aventi diritto. Era stato confermato il sequestro conservativo, a fine impeditivo, dell’Hotel Villa Maria e dei mobili presenti all’interno. Il provvedimento era stato disposto in base alle accuse di turbativa d’asta nei confronti di Mallardo e alle altre ipotesi di reato contestate. In questa vicenda, Mallardo è accusato di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e turbativa di aste fallimentari. Con queste motivazioni, l’imprenditore è stato arrestato.

La guardia di finanza di Pistoia aveva dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e a un provvedimento di sequestro preventivo emessi dal gip del tribunale di Pistoia, su richiesta della Procura della Repubblica di Pistoia, sostituto procuratore Leonardo De Gaudio. A finire sotto sequestro, nel maggio dello scorso anno, sono state le disponibilità finanziarie, i preziosi e le quote societarie dallo stesso direttamente o indirettamente detenuti, fino alla concorrenza di 623.328 euro, importo pari ai beni e valori distratti per sottrarli alle procedure di riscossione coattiva delle imposte nel tempo non versate, nonché l’Hotel Villa Maria, e il mobilio, il cui valore di perizia supera i 2,1 milioni di euro. Il tribunale di Pistoia ha poi confermato solo il provvedimento che riguarda l’albergo, appena annullato dalla Cassazione, e sui cui dovrà tornare a decidere.