di Niccolò Galligani
Giugno 2018. Campionato mondiale di calcio in Russia. Un’edizione storica. Per la prima volta si utilizza la tecnologia Var. Nella gara inaugurale tra la nazionale di casa e l’Arabia Saudita viene scelto Massimiliano Irrati. Il primo arbitro dietro il monitor nella storia dei Mondiali. Novembre 2022. Qatar. Quattro anni dopo la sostanza non cambia. Ad aprire il torneo sarà ancora una volta il fischietto residente a Pescia, che si presenta alla manifestazione con l’etichetta di miglior Var al mondo. Qatar-Ecuador, questa la sfida che attende Irrati e il team arbitrale italiano, l’unica "squadra" azzurra in campo senza la Nazionale. Fischio d’inizio questo pomeriggio alle 17 (ora italiana). L’ennesimo traguardo che va ad impreziosire la sua carriera. Classe 1979, avvocato, è il primo arbitro pistoiese ad arrivare in Serie A, in cui ha diretto oltre 140 gare. Nel 2017 viene nominato internazionale e tre anni più tardi corona il sogno della finale di Champions League. Ma il punto più alto è sicuramente la designazione nella finalissima del Mondiale 2018, in cui Irrati è decisivo, in modo positivo, segnalando all’arbitro il tocco di mano che porta al rigore del 2-1 per la Francia. Una scalata cominciata nel lontano 2006. Dai campetti di provincia al tetto del mondo. Un motivo di orgoglio per tutta la provincia, in particolare per la sezione arbitrale "Werther Zamponi" guidata dal presidente Massimo Doni, dove oltre centocinquanta associati scendono in campo ogni weekend sognando di ripercorrere il suo glorioso cammino. Ed è proprio ai "suoi" ragazzi che Irrati ha pensato prima di partire per il Qatar, organizzando una riunione in cui ha parlato del percorso che lo ha portato a calcare certi palcoscenici e condiviso le proprie emozioni per un evento così seguito, distribuendo consigli e suggerimenti. Con una promessa. Quella di tornare in sezione al termine della manifestazione per raccontare l’avventura qatariota e incontrare gli aspiranti fischietti che stanno attualmente frequentando il corso arbitri. E chi lo sa, forse anche per festeggiare.... Intanto comincia da dove aveva finito in Russia: Var per l’ultima sfida (la finalissima) e Var alla gara d’avvio in Qatar. Sognare non costa niente. Buon Mondiale Massimiliano.
Con lui c’è un altro valdinievolino, Luca Lubrani. E’ il "Team base camp hotel manager" per le Nazionali di Polonia e Australia. Nonostante la sua giovane età Luca vanta già diverse esperienze nei grandi eventi sportivi. Ha iniziato con le Olimpiadi invernali di Torino 2006 e poi è passato a Europei e Mondiali di calcio. "Irrati - dice - non l’ho ancora incontrato, ma ci vedremo presto. Qui l’organizzazione è perfetta, stadi e impianti di allenamento sono al top. Poi è curioso che si svolga tutto in una sola città, Doha".