GIOVANNA LA PORTA
Cronaca

I progetti per un cambiamento. Premiato il lavoro del Salutati

Chiara Bartoletti, studentessa del Liceo Salutai, ha vinto le fasi provinciale e regionale del concorso nazionale ’CambiaMenti’. L’iniziativa offre non...

La dirigente con le referenti

La dirigente con le referenti

Chiara Bartoletti, studentessa del Liceo Salutai, ha vinto le fasi provinciale e regionale del concorso nazionale ’CambiaMenti’. L’iniziativa offre non solo un palcoscenico per giovani talenti, ma anche borse di studio in denaro, riconoscendo il valore dell’elaborazione critica e dell’originalità del pensiero. A ispirare il tema di quest’anno, promosso dal Dipartimento Coesione territoriale e Politiche regionali di Anpit e dal Centro Studi Articolo 46, è stata la celebre massima di Henry David Thoreau: "La vera misura della ricchezza non è quanto possediamo, ma quanto siamo felici con ciò che abbiamo". Un monito che si traduce in una sfida intellettuale per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado chiamati a cimentarsi nella stesura di saggi brevi su tematiche di carattere economico-sociale. A brillare particolarmente in questa edizione del concorso è stata la classe 5A Les del Salutati, guidata dalla docente di diritto Roberta Marchi. L’impegno e la dedizione degli studenti sono stati premiati, in una cerimonia presieduta dalla dirigente scolastica Simona Selene Scatizzi affiancata dalla responsabile del concorso Antonella Scrima e dalla presidente del Consiglio d’Istituto, Federica Rastelli.

"All’interno del mio elaborato – spiega Chiara, vincitrice assoluta – ho voluto esprimere la mia visione di crescita felice, intesa come un modello di sviluppo che va oltre la semplice crescita economica. Crescita felice per me significa mettere al centro il benessere delle persone, la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale, superando la logica del profitto a tutti i costi".

Nel suo scritto, Chiara si distingue per l’audacia con cui smonta, senza sconti né timori reverenziali, alcuni dei falsi miti contemporanei: la ricerca ossessiva della visibilità, l’autoreferenzialità travestita da autenticità, l’edonismo travolgente che spesso soffoca il pensiero critico. "A lei vanno i complimenti – dice la preside Scatizzi – non soltanto per la vittoria, ma per aver scelto, con la scrittura, di stare dalla parte della verità. Non quella assoluta, che non esiste, ma quella personale e consapevole, che sa distinguere il luccichio del superfluo dal lume del necessario".