Il sindaco Riccardo Franchi, affiancato dalla giunta e da tutto il gruppo di maggioranza, ha presentato gli interventi fatti nel primo anno di mandato e i progetti che verranno portati avanti nel prossimo futuro. "Abbiamo trovato debiti fuori bilancio per 654mila euro e questo ha condizionato tutto il nostro lavoro – ha attaccato il primo cittadino –. Ci siamo rimboccati le maniche, siamo riusciti a intercettare 2,4 milioni di euro e a impegnarne altri 1,3 milioni per nuovi progetti da attuare". Interventi da un milione sulla struttura del Mefit, da 20mila euro in via del Tomolo, per il ripristino di una banchina e di una fognatura, di 40mila per la nuova caldaia a metano della piscina dell’Istituto Marchi, di 8mila per installare guardrail in via Casanuova, di 30mila per il certificato prevenzione incendi del Vecchio Mercato dei Fiori, di 90mila per l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione, di 100mila per la regimazione delle acque nei sottopassi di Veneri, dove altri 15mila euro sono serviti per asfaltare la zona del cimitero; e poi, 160mila euro per il CPI e la realizzazione di tribunette laterali al PalaBorelli, altri 120mila in via del Tomolo per la pubblica illuminazione, 200mila in via del Traspo per mettere in sicurezza la frana, 80mila a Macchie di San Piero per la messa in sicurezza della strada, e 500mila per il primo lotto di efficentamento energetico del Teatro Pacini.
Pronti anche i progetti per la piantumazione e la cura del viale Garibaldi, 900mila euro, l’asfaltatura delle strade montane, 225mila, la sistemazione dello storico Pillone di San Quirico, 34mila, e l’acquisto di un mezzo polivalente da utilizzare per lo spargimento del sale e il taglio dell’erba delle strade montane, 130mila.
"Quando siamo arrivati abbiamo trovato tante aspettative – prosegue Franchi – per lavori promess,i ma mai fatti partire. Ce ne siamo fatti carico e abbiamo iniziato. Dovremo individuare i 450mila e i 350mila euro necessari per terminare l’intervento sul Ponte del Marchi e all’asilo di Cardino. Stiamo lavorando a testa bassa, senza fare proclami, ma parlando solo quando i progetti sono iniziati. Vogliamo essere misurati sulle cose fatte".
Emanuele Cutsodontis