Il ’caso’ del comandante Gatto: "No a ingerenze o pressioni"

Il Comune risponde alla lettera dei vigili pronti a lasciare la città in caso di sostituzione dell’attuale capo "Il corpo di polizia municipale necessita di una importante azione di riorganizzazione per essere funzionale".

Il ’caso’ del comandante Gatto: "No a ingerenze o pressioni"

Il ’caso’ del comandante Gatto: "No a ingerenze o pressioni"

"Quel comandante non s’ha da togliere". Sembra una frase tratta dai ’Promessi Sposi’, ma, in realtà, è il sunto della comunicazione firmata da sei dei nove agenti della polizia municipale con contratto a tempo indeterminato, appena consegnata in Comune, a sostegno di Domenico Gatto. Nel caso in cui il comandante della municipale dovesse perdere il suo rulolo, questi vigili sarebbero pronti ad andare via da Montecatini in mobilità.

Il sindaco Claudio Del Rosso, nei giorni scorsi, ha emesso un decreto dove conferma tutte le posizioni organizzative dei funzionari fino al 31 dicembre, tranne quella di Domenico Gatto, rinnovato solo fino al 30 settembre. L’amministrazione, spiega il provvedimento, intende rivedere l’organizzazione del personale dell’ente, ma per farlo ha bisogno di tempo. Tempo che è stato concesso in maniera ridotta a Gatto, facendo agitare qualche agente del comando. Il Comune, tra l’altro, ha ricordato che, nei casi previsti dalla legge, potrebbe arrivare prima del tempo a scegliere di revocare una o più posizioni organizzative.

Sulla brevità del rinnovo dell’incarico del comandante Gatto, secondo quanto emerge dal Comune, pesa anche il procedimento penale tutt’ora in corso che, oltre a lui, vede coinvolti alcuni agenti in servizio all’epoca dei fatti. Una vicenda giudiziaria non ancora conclusa, che ha spinto la nuova amministrazione ad agire con prudenza sulla durata dell’incarico. Le accuse alla polizia municipale vanno dal falso in atto pubblico alle lesioni, alla calunnia.

Intanto, l’amministrazione ha deciso di rispondere con una nota ufficiale al documento. "Il Comune – dice l’ente - come annunciato in campagna elettorale, sta attuando una ricognizione sulle posizioni interne all’amninistrazione, per effettuare una ponderata riorganizzazione. In questo senso, nel rispetto delle proprie prerogative, si spiega la scadenza del decreto sindacale citato. L’amministrazione apprezza il senso di lealtà e di appartenenza dei suoi dipendenti ed auspica che questo sia rivolto all’ente e non ai singoli, così come richiesto nei normali rapporti di lavoro". La giunta rigetta "ogni tentativo di ingerenza o inappropriata pressione continuando a lavorare per il bene collettivo della città alla quale saranno comunicate le risultanze delle valutazioni e le conseguenti scelte una volta prese, ovviamente in totale autonomia. Teniamo a sottolineare che l’organico del Corpo di Polizia Municipale che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione, è ormai ridotto al minimo e necessita di una importante azione di riorganizzazione per tornare ad essere pienamente funzionale alla città". Daniele Bernardini