
Il convento di San Francesco. Colonne restaurate nei chiostri: "Un patrimonio artistico di Pescia"
Grazie al decisivo contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Na.Pi. Edilizia, su mandato del Comune di Pescia, ha realizzato un intervento del costo di 106mila euro, progettato da Sergio Martinelli, che ha restituito alla comunità le colonne che sorreggono gli archi del chiostro di San Francesco. È stata sostituita una colonna, e sono state restaurate tutte quelle che circondano entrambi i chiostri.
Il convento e l’annessa Chiesa costituiscono un complesso monumentale di grande importanza; venne eretto per volontà del Santo di Assisi, dopo il convento francescano di Firenze ma precedendo quelli di Lucca, Pisa e San Miniato. Nel 1211 San Francesco fu ospite nella casa di Venanzio Orlandi, in via Pomi, dietro via Cairoli; quando Papa Gregorio IX lo innalzò sugli altari, Orlandi costruì la chiesa a lui consacrata. La cappella originale è incorporata nella nuova costruzione, e costituisce la cappella degli Orlandi tuttora esistente.
Il secolo XVI fu il periodo di massima espansione per il convento, con i chiostri completati a più riprese: nel 1686 i frati convennero con gli scalpellini Antonio e Giuseppe Carli la realizzazione di 18 colonne; i due chiostri hanno le colonne a piano terra quasi della stessa altezza, in quello chiostro più piccolo, quello interiore, esisteva un loggiato non appoggiato su colonne. Già negli anni ‘80 erano stati realizzati importanti interventi di restauro, per permetterne l’utilizzo come sede del tribunale; a cavallo del nuovo millennio sono stati effettuati lavori di restauro e ristrutturazione del chiostro grande.
"È un momento di grande soddisfazione – affermano il sindaco Riccardo Franchi e la vicepresidente della Fondazione Cristina Pantera – la città riacquista una parte importante del proprio patrimonio artistico". "Voglio ringraziare la Fondazione Caript – conclude Franchi – che manifesta nei confronti della città una sensibilità e un’attenzione costanti; ringrazio la ditta incaricata e il progettista, con un particolare plauso all’Ufficio Tecnico Comunale che ha seguito ogni fase del lavoro".
Emanuele Cutsodontis