Il convento di Colleviti è stato messo in vendita. Sei anni fa la comunità Mondo X, che per venti anni ne aveva occupato gli spazi, aveva deciso di smettere la gestione del Convento di Colleviti, giudicando troppo elevata la Tari richiesta dall’amministrazione comunale. La cinquecentesca struttura oggi conserva la spiritualità grazie alla presenza della Fraternità Francescana Secolare, di cui da anni ospita una sede, e della Congrega di S. Antonio da Padova e dei tanti volontari che quotidianamente si occupano di sorvegliare, pulire e custodire questi spazi. Il convento, la cui proprietà risulta dell’Ordine dei frati minori di San Francesco Stimmatizzato, non è più abitato dai frati, ma è mantenuto vivo dalle iniziative realizzate da Fraternità e Congrega, come le celebrazioni del Centenario delle Stimmate di San Francesco, del Transito, o la Giornata francescana, che hanno visto la partecipazione di numerosi fedeli.
Affidato all’agenzia fiorentina Camisa Homes & Villas, ora è sul mercato in cerca di un compratore. La struttura è definita ‘Opportunità di Investimento unica nel cuore della Toscana’, in particolare per il mercato americano e nord-europeo. Per i 40.000 mq circa di superficie del convento, sviluppata su quattro livelli, con 40 vani, 24 bagni e ampi spazi all’aperto, la richiesta è di 5.500.000 euro. "Il Collegio Monastero Collalto – si legge sull’annuncio – offre un potenziale significativo per trasformazioni in resort di lusso: La struttura e la posizione panoramica sono ideali per creare un resort esclusivo che attragga una clientela internazionale in cerca di esperienze autentiche in Toscana. Come residenza sanitaria assistenziale (Rsa): gli ampi spazi e la disposizione su più livelli rendono la proprietà adatta a diventare una struttura sanitaria di alto livello, offrendo servizi residenziali e assistenziali in un ambiente storico e sereno. Come boutique hotel: con la sua ricca storia e architettura affascinante, il monastero può essere trasformato in un boutique hotel che offre un’esperienza unica ai visitatori, combinando comfort moderni con il fascino del passato".
Emanuele Cutsodontis