Il futuro di Grotta Parlanti. Le prospettive dopo la vendita: "Qui vediamo poche persone"

Gli abitanti della zona: "Nessuno conosce chi ha comprato. Arrivano, puliscono un po’ e se ne vanno"

"Noi siamo contenti, anche se ci piacerebbe saperne di più su come finirà la proprietà". In zona Grotta Parlanti, insieme alla gioia di veder finalmente acquisito il complesso termale, serpeggia tra residenti e commercianti ancora tanta incertezza sulla destinazione d’uso che sarà del glorioso stabilimento termale. Il timore di molti, infatti, è che i lavori vadano a rilento e si perdano un po’ nel tempo, anche perché secondo le ultime stime, per rimettere in moto tutta la struttura siano necessari almeno 5 milioni di euro. Nessuno sa, di fatto, chi siano fisicamente gli acquirenti della struttura, che è stata aggiudicata all’ultima asta per un valore simbolico di 336.750 euro alla Cam Immobiliare, una piccola società a responsabilità limitata di Fucecchio, con un capitale sociale di 300mila euro. "Nessuno di noi li conosce di persona – dicono alcuni residenti della zona – li vediamo arrivare, fare un po’ di pulizie fuori e poi se ne vanno. Di solito vengono una volta a settimana e è un po’ strano perché tutti pensavamo che sarebbero arrivati con le ruspe per preparare bene alla ristrutturazione e non così da soli un paio di persone alla volta".

Secondo quanto dettato dagli atti, il complesso di Grotta Parlanti, è composto da 30 beni di cui il cuore pulsante è l’edificio che ospita il grande albergo. Una struttura disposta su quattro piani, oltre al seminterrato, divisa in 78 camere, ristorante e servizi vari. A questi si accosta lo stabilimento termale disposto su due piani fuori terra oltre alla grotta termale naturale, la sala congressi o sala polivalente, le piscine coperte, la palestra, la piscina scoperta, i parcheggi, il verde con alberi di alto fusto e annessi vari. Un gigante insomma ospitato su un’area di circa 40mila metri quadri, tra interni e esterno, almeno sulla carta, che copre una porzione di terreno collinare che confina con via Francesca Nord, via delle Tre Fontane, Strada di Gragnano e via comunale dei Gobbi. "Lo stabilimento termale funzionava bene un tempo – raccontano alcuni – soprattutto fino agli anni ‘90 quando venivano col bus a fare le cure termali. Quella della nostra Grotta è un’acqua medicamentosa potentissima. Poi è andato tutto in malora. Speriamo che ci sia un ritorno onesto ai vecchi splendori".

Arianna Fisicaro