Il giro di droga finito male. Scatta il sequestro di persona. Condannati a cinque anni

Il giudice del tribunale di Firenze ha riconosciuto le attenuanti: rischiavano fino a 30 anni. Ancora aperta la questione per gli altri due principali accusati, al momento irreperibili.

Il giro di droga finito male. Scatta il sequestro di persona. Condannati a cinque anni

Il giudice del tribunale di Firenze ha riconosciuto le attenuanti: rischiavano fino a 30 anni. Ancora aperta la questione per gli altri due principali accusati, al momento irreperibili.

Hanno rischiato una pena tra i 25 e i 30 anni per sequestro di persona in concorso, a causa di una banale lite per una questione di droga, dove non erano nemmeno i protagonisti del fatto. G.R., classe 1991, e F.R., classe 1999, difesi dall’avvocato Sabrina Serroni del foro di Prato, sono stati condannati invece a cinque anni, ieri mattina, dal tribunale di Firenze, in seguito al procedimento per rito abbreviato, grazie a una speciale attenuante introdotta dalla Corte Costituzionale. È stata stralciata invece la posizione di M.B., 34 anni, residente a Massa e Cozzile, ed M.M., 26 anni, residente a Pistoia, perché al momento irreperibili. Il procedimento nei loro confronti sarà riattivato non appena verranno ritrovati.

La vicenda è iniziata alcuni anni fa, a Pistoia, quando un giovane ricevette da M.M. ed M.B. un quantitativo di circa un chilo di hashish. Lo stupefacente non viene poi pagato, tant’è che è in atto un procedimento penale al tribunale di Pistoia, che vede la vittima di questo processo come imputato. I due fornitori di droga capirono ben presto di aver perso gli oltre 5mila euro della partita di hashish e decisero di procedere con il recupero crediti.

Prima si sono scontrati con l’acquirente truffaldino, sparito di giro da qualche giorno, al luna park, dando vita a un acceso scontro fisico, senza però ottenere i soldi. Poi, secondo le accuse aiutati dagli altri due amici, lo hanno trattenuto contro la sua volontà in una casa sulla Porrettana, andando quindi a rivolgersi ai suoi genitori. I familiari hanno garantito che avrebbero pagato il giorno dopo e il ragazzo è stato rilasciato dopo un’ora. Durante il procedimento non è emersa alcuna violenza effettuata nei confronti del padre e della madre del ragazzo .

Il giudice del tribunale di Firenze ha riconosciuto tutte le possibili attenuanti agli assistiti dell’avvocato Serroni, entrambi incensurati fino a questo momento. Resta aperta la questione dei due principali accusati, in questo momento irreperibili, anche se l’autorita’ giudiziaria e le forze dell’ordine proseguono la ricerca.

Daniele Bernardini