Il grande momento degli Hand on Heart: premi e nuovo album

La band rock montecatinese Hand on Heart sta ottenendo successo internazionale con il nuovo album "Space" e singoli come "For You" e "Agony". La formazione, nata nel 2017, ha vinto premi e riconoscimenti e si ispira al rock degli anni '70 e '80.

Il grande momento degli Hand on Heart: premi e nuovo album

Il grande momento degli Hand on Heart: premi e nuovo album

I loro singoli più recenti, il nuovo Fot You, e poi Agony, Space, I’m lazy, e altri ancora, sono in rotazione nelle principali radio rock di tutto il mondo, dalla Spagna agli Stati Uniti, dall’Olanda all’Argentina. È un gran momento per gli Hand on Heart, band rock montecatinese, che nell’edizione primaverile del World Songwriting Awards hanno confermato l’ottimo terzo posto centrato nell’edizione invernale; per il quartetto montecatinese, sono arrivati anche la vittoria nel contest organizzato dall’agenzia della Florida Underground Mics. Il loro nuovo album, Space, è disponibile su tutte le piattaforme, gettonatissimo su Spotify e YouTube.

Gianluca Niccoli, voce, Christian Evans, chitarra, Alessandro Moschini, basso, e Sergio Leonetti, batteria, suonano insieme dal 2017. "Il Covid ci ha frenato – spiega il bassista – siamo rimasti a lungo senza poter provare. Tutti i nostri progetti sono forzatamente slittati". Come vi siete incontrati? "Con Sergio condivido un lungo percorso artistico, iniziato negli anni ’80 grazie ai G.L.A.S.; con Gianluca ci siamo incrociati a un concorso, poi in un’occasione successiva ci fu proposto di suonare insieme per sostituire una band che non si era presentata".

"Non avevamo mai fatto niente insieme, prima – aggiunge il cantante – ci siamo messi in un angolo, abbiamo preparato velocemente 17 pezzi". "Non sono venuti precisissimi - prosegue Moschini – ma ci siamo scoperti in sintonia. Christian, infine, ha risposto a un annuncio. Cercavamo un chitarrista, ci siamo trovati bene subito. E abbiamo avviato il progetto". Adesso proponete musica vostra. Quando avete iniziato che repertorio avevate? "Prima ci presentavamo come cover band, ma il progetto era quello di fare roba nostra- spiega ancora il bassista –ci siamo quasi. Una scelta fatta per far conoscere meglio tutto il lavoro, e farlo apprezzare nella sua interezza". A chi vi ispirate? "Nei miei brani si ritrova il rock degli anni ’70 e ’80, Deep Purple, Led Zeppelin, Kiss, Bon Jovi, Van Halen", afferma Moschini. "Facciamo rock – sottolinea Christian – in realtà, io non ho mai ascoltato questi gruppi. Il nostro bello è che non siamo nati tutti con lo stesso obiettivo. Anche per questo il nostro suono è più divertente, diverso".

Emanuele Cutsodontis