REDAZIONE MONTECATINI

Il nodo della piscina. I timori del Centro Nuoto: "Occorre intervenire ora"

La denuncia: "Equilibrio termico, umidità, filtri: grossi danni se tutto resta fermo". L’assessore Bini rassicura: "I lavori per la soluzione tampone partiranno a giorni".

Il Centro Nuoto, gestore della piscina, lancia un grido di allarme sulle condizioni in cui versa il settore invernale

Il Centro Nuoto, gestore della piscina, lancia un grido di allarme sulle condizioni in cui versa il settore invernale

Il Centro Nuoto Montecatini, gestore della piscina comunale, lancia un grido di allarme sulle condizioni in cui versa il settore invernale. In attesa che inizino i lavori previsti per l’intervento tampone da parte del Comune, la situazione non sembra affatto semplice: "È urgentissimo – dice la cooperativa - ricreare l’equilibrio termico, l’umidità sta divorando tutto. Occorre eliminare l’umidità mettendo in funzione l’Uta, l’unità di trattamento dell’aria. Bisogna far circolare i filtri anche solo pochi minuti al giorno o le sabbie, le pompe e tutto il resto sarà irrimediabilmente danneggiato. Va fermata l’umidità carteggiando e ripristinando, va urgentemente ripreso dove il cemento ha subito l’umidità. Tutto questo e molto altro che ogni anno facevamo prima di riaprire le piscine Invernali. Dal 12 agosto siamo inibiti per diffida e le piscine hanno chiuso a maggio. È urgentissimo ascoltarci e non costituirsi contro di noi in ogni causa. Se non si agisce urgentemente sarà del tutto inutile fare i lavori tampone. Non fate morire le piscine invernali, basta poco".

Luca Bini, assessore ai lavori pubblici, annuncia che l’intervento tanto atteso partirà a breve. "In merito alla piscina comunale – dice l’esponente della giunta - i lavori tampone partiranno a giorni: dopo il primo affidamento, in cui la ditta non ha superato i controlli previsti, è stato fatto un secondo incarico. Purtroppo la burocrazia delle procedure, anche ad affidamento diretto, prevede per una qualunque assegnazione, una cronologia non inferiore ai 60 giorni per tutta una serie di adempimenti. Trenta di questi giorni sono a disposizione degli enti di controllo che non possono essere interpellati propedeuticamente. Ora dovrebbe giungere un ultimo parere a giorni, per consentire l’inizio dei lavori che dureranno circa un mese".

In seguito alla relazione eseguita dallo studio Zambonini-Lucchesi, dove si evidenziava la necessità di effettuare una serie di lavori tampone in seguito alla verifica statica e sismica dell’impianto, l’ente ha dato un incarico all’ingegnere Paolo Cardelli, con studio a Ponte Buggianese, per risolvere la questione. Da qui è nato il progetto per i lavori tampone, la cui esecuzione è stata rallentata dalla mancanza dei requisiti di legge da parte della prima ditta scelta.

Daniele Bernardini