Incassato il dibattito, in alcuni frangenti decisamente franco e acceso, dell’assemblea pubblica di giovedì pomeriggio relativa all’apertura del nuovo Cas (Centro di accoglienza straordinaria) per migranti nei locali dell’ex hotel Europa, il sindaco di Marliana Federico Bruschi ha voluto fare il punto della situazione alla luce di quanto emerso dalla discussione e di quelli che sono stati i pareri dell’azienda che si occupa della gestione della struttura, ovvero Ospita Srl, che tiene fede alle linee guida diffuse dalla Prefettura di Pistoia. "È stato ufficialmente comunicato che qui ci saranno soltanto nuclei familiari (adesso ci sono 13 persone bambini compresi, ndr) – dice il sindaco Bruschi – e la capienza del centro sarà intorno alle 30/40 persone mentre sulla durata del progetto di accoglienza non si possono dare tempi certi. Durante l’incontro, l’azienda Ospita ha manifestato la ferma volontà di rendere l’esperienza dell’accoglienza a Marliana quanto più positiva possibile sia per gli ospiti che per la comunità: tutti hanno apprezzato gli impegni presi per la gestione dei servizi erogati ai migranti estendendoli anche ai residenti, come ad esempio bus navetta e medico di guardia. L’impegno del Comune sarà quello di vigilare".
Anche se all’assemblea non erano presenti rappresentanti della Prefettura, è stato comunque dato conto di ciò che viene portato avanti su vari ambiti da quegli stessi uffici per diminuire i disagi sui servizi mancanti alla popolazione. "Il Prefetto sta intraprendendo, in accordo col Comune verso Asl, Regione, Provincia e Autolinee Toscane – prosegue Bruschi – strategie atte a risolvere quelle criticità che da tempo affliggono i cittadini di Marliana. La mia richiesta di limitare l’accesso al centro alle sole famiglie è stata accolta e, tramite i bambini ospitati, si potrà arricchire anche la popolazione scolastica dell’asilo e della scuola primaria di Marliana, da anni in sofferenza".
Durante l’assemblea non sono mancati i toni forti, e le polemiche, di fronte ad un prosieguo dell’accoglienza sul territorio marlianese di migranti, visto che già da diversi anni le presenze non mancano (ci sono 14 persone col progetto Sai), così come gli strali maggiori nei confronti del sindaco e dell’amministrazione comunale sono stati sulla mancanza di comunicazione ai residenti. "Se la riunione si è svolta solo adesso è perché non c’erano notizie certe da poter comunicare sul progetto – conclude Federico Bruschi – penso che, tutto sommato per la nostra comunità e per l’Italia, ha ancora senso sperare in un mondo di pace e integrazione, in cui il dibattito su migranti e accoglienza a livello politico e fra le persone vada oltre il pregiudizio ed il populismo, nella consapevolezza diffusa che questo tema va affrontato e non subito, ricordandoci sempre che stiamo parlando di persone".
S. M.