Negli anni Cinquanta e Sessanta fu molto in uso un farmaco anti nausea, il Talidomide. Un farmaco non sperimentato che provocò grosse malformazioni ai feti. Ne è testimone Antonio Ciuffreda, presidente dell’associazione La Gometa, autore del libro ‘Grazie a Dio non sono perfetto’, che nacque con una disabilità degli arti inferiori, a causa degli effetti del farmaco. Il libro che tenta di spiegare come possa essere il mondo di una persona nata con disabilità dovute all’avidità dell’uomo. Antonio ha nuovamente presentato il volume nella chiesa di Vianova, sod out per l’occasione. Ciuffreda è infatti molto amato e conosciuto in Valdinievole. Da sempre impegnato nel sociale, è conosciuto anche per la sua attività di funzionario della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. A presentare il volume, il giornalista Mauro Lubrani che ha anche intervistato Antonio in un’atmosfera da salotto letterario. Con loro, il professor Giampiero Giampieri e il professor Dimitris Ariropouls, docente di pedagogia speciale all’università di Parma. Un libro di sicuro interesse, che vuole trasmettere la voglia di vivere, senza alibi anche se nati disabili.
I quattordici capitoli che formano il libro di Ciuffreda sono un excursus della difficile ma significativa vita di chi, per colpa di un farmaco mai sperimentato, ha dovuto fare i conti con la vita sin dalla nascita. I proventi della vendita del libro saranno interamente devoluti, a favore della ricerca, alla Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Giovanna La Porta