ARIANNA FISICARO
Cronaca

Il Padule ha cominciato a defluire. Aperte le calle a Montecalvoli . Ora l’acqua scorre verso il mare

A darne notizia è il sindaco pontigiano Nicola Tesi. Nei giorni scorsi il calo medio è stato di 30 cm

Il Padule di Fucecchio durante l’ultima ondata di maltempo

Il Padule di Fucecchio durante l’ultima ondata di maltempo

Aperte le calle a Montecalvoli, il Padule ha cominciato a defluire con regolarità da qualche giorno. A darne notizia è stato il sindaco di Ponte Buggianese Nicola Tesi, che già aveva anticipato nei giorni scorsi la necessità di far scorrere verso il mare le acque che il Padule di Fucecchio aveva raccolto, facendo funzione di grande cassa d’espansione. A questo punto, se le condizioni del mare lo consentono e cioè se i venti e le correnti del Tirreno recepiscono bene il deflusso delle acque dolci "il Padule potrebbe calare il livello nella misura di circa 15 centimetri al giorno" come aveva già spiegato Tesi nei giorni scorsi, e in un paio di settimane forse meno, tornare ad essere in parte calpestabile. Invece il Padule sta calando addirittura di 30 centimetri al giorno di media, dato che a quanto pare non è mai stato registrato. A darne conferma Patrizio Zipoli, dell’associazione proprietari terrieri. "L’acqua in Padule sta calando notevolmente – spiega – mercoledì ha registrato un abbassamento del livello di addirittura 35 centimetri e anche oggi potrebbe abbassarsi di altri 30. Questo grazie senz’altro all’apertura delle calle a Montecalvoli e dello scolmatore che passa sotto l’Arno. Anche il mare ha dato una grossa mano al defluire delle acque che si sono concentrate nell’area palustre che ha fatto da cassa d’espansione perché non ha tirato libeccio e il mare ha recepito bene tutto ciò che era alla foce dell’Arno". Certamente con la previsione di piogge per il fine settimana è un grande aiuto perché in tal caso il livello della zona umida si alzerà di nuovo, per questo c’è grande attenzione per le condizioni meteo per sabato e domenica prossima. "Se dovesse piovere nuovamente – ha raccontato Zipoli – di certo il Padule crescerà di nuovo in proporzione e con tutta probabilità le calle saranno nuovamente chiuse per non rischiare di far allagare Pisa, come è già successo. Durante l’alluvione del 1966 Ponte Buggianese andò sotto l’acqua perché il Padule recepisce anche parte della piena dell’Arno. Quella volta Pisa fu salvata anche dalla Valdinievole ma lo scorso fine settimana a farne le spese è stata la piana livornes". Adesso non resta che attendere il fine settimana, sperando sia scongiurabili le previsioni di nuove piogge.

Arianna Fisicaro