Il sogno promozione atteso 21 anni. Avanti Fabo, all’orizzonte c’è l’A2

Al PalaTerme (18) via alla finalissima contro Avellino. Barsotti: "L’entusiasmo intorno a noi è un carburante"

Il sogno promozione atteso 21 anni. Avanti Fabo, all’orizzonte c’è l’A2

Il sogno promozione atteso 21 anni. Avanti Fabo, all’orizzonte c’è l’A2

Non c’è più tempo per riposare. A partire da gara-1 di questo pomeriggio (18) al PalaTerme contro la temibile Del Fes Avellino per la Fabo Montecatini c’è un sogno chiamato Serie A2 da provare ad afferrare. Oltre la stanchezza, oltre gli infortuni. Anche perché si dice che in questi casi le energie si moltiplichino. Ma è davvero così? "Si va avanti di adrenalina e di nervi – ammette coach Federico Barsotti –. Gara-5 a Ruvo di Puglia è distante nemmeno tre giorni e siamo tornati soltanto giovedì a Montecatini da un viaggio lunghissimo. Sicuramente se ci fosse stata una settimana piena di recupero saremmo stati tutti più contenti, ma anche loro vengono da una ’bella’ a Livorno pesantissima per la testa e per le gambe, giocata in contemporanea alla nostra. Siamo dunque nella stessa situazione rispetto ai nostri avversari. Abbiamo ovviamente degli acciaccati che non sono al massimo della condizione ma tutti i protagonisti di mercoledì ci saranno anche in gara-1, con la grande incognita di Sgobba che vorrebbe assolutamente essere della partita ma che avrebbe bisogno di qualche giorno in più. Purtroppo di tempo non ce n’è, se vuole disputare la prima finale per la A2 nel luogo in cui è nato e cresciuto dovrà stringere per forza i denti. L’entusiasmo che si respira intorno a noi è un carburante importantissimo e può fare miracoli, magari anche aiutarlo a sentire meno dolore". Un entusiasmo che non si vedeva in città da 21 anni, dal 2003 per la finale dei playoff di B1 fra l’allora RB Montecatini e Soresina.

Per gli Herons aver eliminato una corazzata come la Tecnoswitch ed aver di fatto scansato lo spauracchio Pielle Livorno non deve far pensare che ora sia tutto in discesa. E nemmeno il vantaggio di poter giocare tre partite in casa propria può far dormire sonni tranquilli, non contro una squadra come Avellino, che il fattore campo l’ha già ribaltato due volte in questi playoff: "Avere la possibilità di giocare davanti al proprio pubblico due gare più un’eventuale ’bella’ è una circostanza che dobbiamo cercare assolutamente di sfruttare. Adesso il pallino ce l’abbiamo in mano noi ed è importante indirizzare la serie da subito a nostro favore, consapevoli che anche in caso di un’eventuale 2-0 il confronto non sarebbe affatto chiuso: noi stessi ne sappiamo qualcosa, ma anche Avellino viene da una doppia sconfitta ribaltata – analizza Barsotti –. Ci aspettiamo una sfida durissima, molto complicata a livello tattico, perché coach Crotti è un maestro che sa tirar fuori il meglio dai suoi giocatori, e contro un avversario che tutti gli addetti ai lavori ad inizio stagione indicavano come una delle squadre papabili al salto di categoria, perché elementi come Vasl, Bortolin e Carenza non li ha nessuno. I ragazzi però sono molto sereni, la possibilità che la serie si allunghi non ci spaventa, ma vogliamo partire bene".

Filippo Palazzoni