C’era anche il governatore della Toscana Eugenio Giani alla festa che il circolo Arci di Vangile ha organizzato per celebrare i 70 anni di attività. Un’avventura iniziata nel 1954 con l’apertura ufficiale, anche se il progetto risale al 1952. Obiettivo, tutt’ora prioritario: promuovere il sano impiego del tempo libero dal lavoro, nel rispetto della Costituzione. "È un luogo – ha detto la presidente del circolo Irene Artusini – nel quale la socialità è al primo posto e le barriere sono annullate. Ci auguriamo che prosegua sempre in questa direzione". Il paese è nato proprio intorno alla struttura ricreativa: "Non c’era nulla – ha rammentato Renato Ferretti –. Solo poche case e la chiesa. Piano piano è cresciuto, oggi è un centro vivo e brillante. Per la mia generazione il circolo di Vangile è stato un punto di riferimento".
In tutti questi anni ci sono stati diversi cambiamenti strutturali e di adeguamento ai tempi, ma sempre con delle parole chiave da seguire: socialità, volontariato e inclusione. Basti pensare all’impegno degli studenti dell’alberghiero Martini, coinvolti concretamente nella gestione del bar. La solidarietà resta la parola d’ordine. "Sono molto orgogliosa di essere ancora qui come sindaco di questo straordinario Comune – ha detto Marzia Niccoli alla festa – per partecipare ad un evento che mi permette di essere vicina, anche se in modo simbolico, a mio padre e a tanti suoi coetanei che hanno contribuito con grande spirito di sacrificio alla nascita di questo circolo, occasione di crescita per la comunità, luogo di incontro, politico, culturale, sociale ricreativo e sportivo; una vera e propria scuola di vita. 70 anni sono un traguardo straordinario per una esperienza associativa, specialmente se portati bene come in questo caso. Questi primi 70 anni non hanno scalfito i caratteri identitari qui presenti in uomini e donne che hanno costituito la spina dorsale del movimento riformista e progressista".
"Pertanto c’è proprio bisogno di allargare le basi della partecipazione attraverso una rete di relazioni positive fra le persone che faccia argine all’isolamento ed alla solitudine – ha detto ancora Niccoli –. Ecco allora che diventa vitale avere luoghi di socialità come il nostro circolo, dove è ancora possibile sentirsi amici e insieme partecipi della comunità".
Giovanna La Porta