
Primo giorno di lavoro negli uffici del commissariato di viale Adua, ieri mattina, per il vicequestore Gaetano Di Mauro, nuovo dirigente della polizia di Stato in città. Arriva da Sant’Agata di Militello in Sicilia, dove ha retto l’ufficio di pubblica sicurezza dall’agosto del 2019 al 29 maggio scorso. In precedenza ha diretto la sezione di polizia stradale di Ragusa per nove anni. Dal 2004 al 2010 è stato responsabile del settore operativo del compartimento di polizia postale di Reggio Calabria e dal 2007 al 2010 vicedirigente dell’ufficio. Ancora prima ha lavorato al Reparto mobile e alla questura di Catania.
Nel corso della sua carriera ha diretto anche importanti operazioni di polizia giudiziaria: tra il 2006 e il 2007 Money for nothing I e II, a Reggio Calabria, hanno consentito l’emissione e l’applicazione di nove misure cautelari a soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla ricettazione. Nel 2007 ha condotto l’inchiesta che ha portato, sempre a Reggio, all’arresto di un prelato per violenza sessuale. Due anni dopo, ha diretto le indagini dell’operazione Time Out. Quattro persone sono state colpite da misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata all’abuso di ufficio e alla frode sportiva, in quella che è stata ribattezzata Baskettopoli, mentre altre 81 sono state denunciate a piede libero per abuso d’ufficio.
Tra il 2004 e il 2010, il vicequestore Di Mauro ha condotto varie operazioni contro la pedofilia on line, con 11 arresti e 94 perquisizioni. Nel 2011 a Catanzaro, l’operazione Hanein ha portato all’emissione di misure cautelari nei confronti di tre marocchini accusati di addestramento finalizzato ad attività terroristiche, anche internazionali. Nel 2013 a Ragusa ha guidato "Sinistri fantasma" e "Basso rischio", che hanno portato all’emissione di misure cautelari per due agenti assicurativi, accusati di frode, e alla denuncia a piede libero di 111 persone. Nel 2019, ha diretto "Coast to Coast", operazione incentrata sul riciclaggio internazionale di veicoli tra Italia, Malta e Libia, con 50 perquisizioni, in Italia e all’estero, a soggetti indagati.
Di Mauro ha partecipato a importanti corsi di formazione, anche interforze, incentrati sui reati commessi su Internet, come quelli pedopornografici. Ha svolto anche l’attività di relatore al master di informatica giuridica organizzato a Reggio Calabria e si docente alla scuola allievi agenti di Vibo Valentia. Per la sua intensa attività professionale ha ricevuto quattro encomi, 13 lodi e numerosi compiacimenti, tra cui quelli del ministro delle Comunicazioni, per attività di polizia giudiziaria e del direttore del servizio di polizia stradale. Al vicequestore Di Mauro i migliori auguri di un proficuo lavoro a Montecatini anche dalla nostra redazione.
Daniele Bernardini