
Ultimi preparativi per John Biagini (a sinistra) in vista della partenza
Montecatini Terme, 25 aprile 2021 - Dopo "Il giro del mondo in ottanta giorni", famoso romanzo di Jules Verne, grazie a John Biagini, giovane ristoratore di 28 anni di Montecatini Terme, arriva anche il giro d’Europa in cinque mesi. Questo però non è un racconto di fantasia, è tutto clamorosamente vero. Ed è ancora più clamoroso il modo in cui il giovane valdinievolino percorrerà i diecimila chilometri del suo viaggio: in sella a una bicicletta. Obiettivo: arrivare in due mesi e mezzo a Capo Nord e tornare indietro, sempre in bici ovviamente.
Partenza il 3 maggio da Montecatini Terme e arrivo previsto nel punto più a nord dell’Europa continentale entro il 20 luglio, a meno di imprevisti che in un viaggio così lungo e articolato potrebbero essere all’ordine del giorno: "Alla fine è anche questo il bello dell’avventura – afferma John – Da grande appassionato di calcio quale sono mi piacerebbe arrivare a Capo Nord il 9 luglio, per l’anniversario della vittoria ai Mondiali 2006, ma non voglio porre l’asticella troppo in alto. L’idea è quella di tenersi su una media di cento chilometri al giorno e il riposo è essenziale". Un’idea pazza che è nata per caso, come per caso si è sviluppato il suo amore per la bicicletta: "Un giorno ho inforcato una vecchia bici perché avevo voglia di fare un giro all’aria aperta, le mie escursioni sono continuate e sono diventate sempre più frequenti fino a che non ho realizzato che per i miei spostamenti personali la macchina non mi serviva più, se non in caso di necessità assoluta – rivela il protagonista – Su due ruote posso raggiungere tutti i posti che voglio e questa ne è la dimostrazione. Sono un appassionato di viaggi e l’idea di andare in capo al mondo, come si suol dire, mi ha sempre attratto: da lì mi è venuta l’idea di andare intanto in capo all’Europa, ma in maniera non convenzionale, che è ancora più affascinante". E tremendamente difficile a livello di organizzazione, soprattutto in un momento storico come questo in cui le restrizioni a causa del covid la fanno da padroni: Questo status mi permette di viaggiare rispettando le norme anti-covid nei vari paesi, anche se non mi esenta dal sottopormi ai tamponi ogni volta che arriverò alla frontiera di un nuovo stato".
E saranno almeno dieci le nazioni diverse toccate durante il tour, con un itinerario preciso che prevede quattro-cinque giorni di tappe intervallate da due-tre di riposo: dall’Italia Biagini punterà l’Austria, con soste probabili a Vienna e Innsbruck, poi entrerà in Germania per attraversarla da cima a fondo. In Danimarca John dovrà separarsi per la prima volta dalla sua amata bici e prendere il traghetto per approdare in Svezia. Da lì, attraverso il paese del suo idolo Ibrahimovic, la Finlandia e la Norvegia, punterà dritto fino a Capo Nord. Ma non è finita qui, perché bisogna pur sempre tornare indietro: e allora giù per i fiordi lungo tutta la costa norvegese fino ad arrivare ai mulini olandesi. Da lì a Parigi saranno "soltanto" 400 chilometri e dopo una sosta nella Ville Lumière scenderà verso l’I talia passando dalla Costa Azzurra, lungo strade che conosce bene, visto che le ha già percorse nel 2019 quando da Montecatini arrivò fino a Barcellona su due ruote: "Quella è stata un po’ la prova generale per un’impresa come questa, lì ho capito fino a dove potevo spingermi. Certo, la situazione ora è completamente diversa, non c’era il covid e in fondo sono stato in viaggio solo due settimane, non sei mesi". Molti impallidirebbero solamente a pensarci: come sbrogliare infatti le questioni pratiche elementari in un contesto del genere, come ad esempio quella dei bagagli? "Fortunatamente mi è stata messa a disposizione dai miei sponsor una bicicletta provvista di montacarichi non solo lato posteriore ma anche su quello anteriore".