Sarà inaugurata oggi alle 18 alla Fondazione Poma Liberatutti di Pescia la mostra dal titolo “Mario Grandi. Segni utopici“, curata da Marta Convalle. L’artista pesciatino Mario Grandi (1928-1989) comincia a dipingere nel 1948 e, pur iniziando da autodidatta, non manca di compiere studi di pittura all’Accademia di Firenze e di grafica e incisione a Venezia e a Montecatini Terme. Nel corso della sua esperienza artistica partecipa a iniziative di avanguardia con giovani artisti locali, organizza performance, declama in pubblico le sue poesie, si dedica alla Mail Art e se ne fa promotore. Ha partecipato ad oltre quaranta mostre personali e a più di cento collettive in Italia e all’estero. Le trentuno opere della serie Frammenti, selezionate per l’esposizione grazie alla collaborazione del figlio Piero, sono state realizzate tra il 1980 e il 1989. Si tratta di quadri con tecnica mista su supporti eterogenei come tele, tessuti o semplice cartone. La rassegna costituisce la prima fase della valorizzazione di Grandi. La seconda sarà rappresentata dal progetto di catalogazione e digitalizzazione dello studio privato dell’artista. "La presenza di molteplici punti di vista e il distacco dalla prospettiva euclidea avvicinano questa produzione alla corrente artistica del cubismo. Ogni tela si presenta come una totalità di parti separate che necessitano di abitare insieme per avere significato" commenta la curatrice Marta Convalle. L’esposizione rimarrà aperta fino al 21 gennaio 2024 con il seguente orario: da mercoledì a sabato 10-12.30 e 15.30-22, domenica 10-12.30 e 17.30-22.
Luca Fabiani