MARTINA NERLI
Cronaca

La favola di Rum, il trottatore orfano adottato dai tifosi

Dal debutto al Sesana al successo internazionale all'ippodromo di Cagnes sur Mer

Rum è stato seguito in Costa Azzurra da una ventina di appassionati

Montecatini, 15 marzo 2016 - Non poteva finire diversamente la trasferta di Rum e Coca Day all’ippodromo de la Côte d’Azur a Cagnes Sur Mer, è una vittoria che idealmente chiude il cerchio, attesa quanto meritata per un cavallo che non è mai andato così forte come in questo periodo. Merito del restyling firmato Holger Ehlert che ha saputo tirare fuori il meglio da questo figlio di Brads Photo togliendogli quel pizzico di pigrizia che spesso lo ha fermato ad un passo dalla gloria, a fare la differenza anche le mani velenose di Roberto Vecchione, una scelta affidabile e geniale. La favola di Rum è iniziata nei suoi primi minuti di vita quando, subito dopo il parto la mamma Uia è venuta a mancare, una nascita è sempre un esperienza emotivamente forte, soprattutto quando non hai alle spalle anni di carriera come allevatore, anni in cui fai il callo a tutti gli imprevisti del mestiere, così Gabriele Paggetti si è trovato nel lato più doloroso e sorprendente della vita, chi se ne va e chi viene al mondo.

Un piccolo da crescere e da allattare artificialmente, amici su cui poter contare come Sergio Poggetti, indispensabile la sua esperienza per svezzare Rum e tanta voglia di portare comunque in pista quel piccolo guerriero. Rum non ha deluso le aspettative, ne ha fatta di strada dal settembre 2012 quando, al debutto sulla pista del Sesana strappò un bel terzo posto sui 2040 metri lasciando intravedere le doti da passista che lo hanno accompagnato per tutta la sua strada. Una carriera di normale routine, nessuna corsa fuori dal coro, sempre regolare e coerente nella sua voglia innata di girare di fuori e macinare all’esterno dei rivali metri su metri fino alla tentazione di osare qualcosa in più, sei anni sono abbastanza e l’occasione perfetta è arrivata qualche settimana fa con il Gp Ponte Vecchio a Firenze dove è sceso in pista quasi passando inosservato ma con un coraggio da leoni Rum ha piazzato un finale irresistibile strappando ai rivali il secondo gradino del podio, per l’occasione in sulky Riccardo Picchi, autore di un’ottima guidata.

Un cavallo “qualunque” che debutta nel circuito classico vive l’evento con tutta un’altra emozione rispetto agli abituè delle grandi occasioni, è il lato romantico dell’ippica, tutto appare speciale, c’è quella genuinità e quella voglia di lasciarsi travolgere dalla vita che profuma ancora di buono, per l’occasione la nonna di Gabriele ha cucito personalmente la giubba, bianca con un giglio rosso sul cuore dedicato a Firenze, un gesto antico come fosse un buon augurio. Al Visarno è stato un debutto in grande stile, performance che ha incoraggiato tutto il team, la seconda grande occasione è arrivata alla vigilia dell’ambito Criterium de Vitesse a Cagnes Sur Mer, alla sua prima volta in Francia Rum è andato subito a segno nel prix De Bologne dove si è imposto sui 1609 mt con il ragguaglio cronometrico di 13.3, altra pennellata del Roby nazionale. Una trasferta seguitissima, Rum non è mai da solo a scendere in pista, per la missione in terra straniera sono stati organizzati due pulmini con un totale di ben 23 tifosi.