GIANLUCA BARNI
Cronaca

"Je a teatro" Ricciardi si racconta in un viaggio tra musica e ricordi

Un sabato con le sette note e la vita d’artista. Domani 1° marzo, alle 21, salirà sul palcoscenico del Teatro...

Franco Ricciardi pseudonimo di Francesco Liccardo cantautore e attore napoletano, vincitore nel 2014 del David di Donatello

Franco Ricciardi pseudonimo di Francesco Liccardo cantautore e attore napoletano, vincitore nel 2014 del David di Donatello

Un sabato con le sette note e la vita d’artista. Domani 1° marzo, alle 21, salirà sul palcoscenico del Teatro Verdi di Montecatini Terme Franco Ricciardi, pseudonimo di Francesco Liccardo, 58enne cantautore e attore napoletano, vincitore nel 2014 del David di Donatello per la migliore canzone originale con il brano A verità, dal film Song’e Napule e nel 2018 per la migliore canzone originale con il brano Bang Bang, dal film Ammore e malavita. Arriva nella città termale con il tour teatrale Je a teatro, oltre 25mila presenze in tutta la Penisola. "Je a teatro" non è solo il titolo dell’omonimo album, e quindi la rappresentazione visiva e canora di alcuni pezzi del disco, ma un viaggio intimo nel mondo di Ricciardi. "Je", che significa "Io", è la raffigurazione della sua intera carriera, l’intero vissuto di un giovane ragazzo – che da Secondigliano arrivava a piedi sino allo stadio di Fuorigrotta per far ascoltare le sue canzoni – divenuto poi uomo, consapevole del suo talento con il concerto allo stadio Maradona. Lo spettacolo, dalla durata di due ore, racconta la vita di Franco che si mette completamente a nudo, dai suoi affetti più cari alla musica. Non manca, infatti, l’omaggio ai suoi genitori. "Parlo anche della stanza da letto di mia madre e mio padre, quella dove sono nato. È in quella stanza che nacquero sia Francesco Liccardo che Franco Ricciardi. È dove tutto ha avuto inizio".

Tanti suoi ricordi che si intrecciano alle esibizioni canore. "Canto anche il primo brano che abbia mai cantato: ‘O Tren do sole’ di Mario Merola – sottolinea –. Cantarlo nuovamente davanti al pubblico è un’emozione fortissima. Non mi aspettavo di fare il tutto esaurito in tutti i teatri. Sono contentissimo: vuole dire che le persone mi sentono vicino, lo sanno che canto per loro e per me questo è il successo più grande".

Gianluca Barni