ARIANNA FISICARO
Cronaca

La collina di Vaticano franata: "La strada si spacca piano piano. Per noi disagi inimmaginabili"

L’allarme degli abitanti della zona: "Se qualcuno si sentisse male, qua l’ambulanza non potrebbe arrivare"

Alcuni degli abitanti dell’area di via di Vaticano sono riusciti a spostare la macchina più a valle rispetto alla frana e possono muoversi ma poi devono raggiungere casa a piedi, altri invece sono bloccati (Goiorani)

Alcuni degli abitanti dell’area di via di Vaticano sono riusciti a spostare la macchina più a valle rispetto alla frana e possono muoversi ma poi devono raggiungere casa a piedi, altri invece sono bloccati (Goiorani)

Resteranno con la strada bloccata e nel disagio forse alcuni anni, i residenti della zona collinare di via del Vaticano a Monsummano Alto, dopo la frana che venerdì notte ha investito mezza collina. A raccontare come vivono le loro giornate sono alcuni abitanti dell’area, costretti a raggiungere le loro case a piedi, almeno i più fortunati che hanno avuto l’opportunità di poter spostare l’automobile più a valle in un luogo sicuro. Per gli altri la situazione è anche più difficoltosa. Tra questi vi è Simone Scatolini, che ha l’auto aziendale ferma vicino casa e non può utilizzarla per andare a lavoro. "La situazione è pessima – racconta – perché la strada di via del Vaticano sta continuando piano piano a crollare. Qui ci sono circa 3 o 4 auto che sono isolate e lì dovranno restare non so per quanto tempo, forse anni, finché non saranno fatti i lavori. Secondo quanto ci è stato detto dai tecnici e dalle autorità non sarà possibile fare un passaggio carrabile quindi siamo bloccati".

Qualcuno come Simone è stato più fortunato perché la sua compagna aveva già il mezzo fuori dall’area della frana, ma c’è anche chi, come il suo vicino, deve farsi un chilometro e mezzo di sterrato per tornare a casa. "L’unica nota positiva per Matteo, il mio vicino – racconta Scatolini – è che almeno può lavorare da remoto a casa ma i disagi sono inimmaginabili. Non voglio pensare all’eventualità di una necessità di urgenza medica perché le ambulanze non possono arrivare alle nostre case e nemmeno vi è un luogo per far atterrare un elicottero. Io sono tra i più fortunati perché devo fare solo 100 metri a piedi per tornare a casa mentre Matteo, che per altro è ubicato sul versante di Serravalle, deve fare un chilometro e mezzo. Una famiglia è stata proprio evacuata mentre alcuni agriturismi sono proprio irraggiungibili".

Intanto il sindaco Simona Da Caro insieme agli altri primi cittadini hanno chiesto attraverso il presidente della Regione Eugenio Giani, che sia chiesto lo stato d’emergenza. "Le autorità va detto che si sono adoperate subito – prosegue Scatolini – per venirci in aiuto e vengono ogni giorno a controllare. Sul posto sono già stati fatti anche i rilievi con i droni e da parte dei geologi. Ma personalmente ho già vissuto una situazione del genere quando abitavo a Montespertoli e ci vollero anni per ripristinare una strada. Ho deciso di trasferirmi su questa collina e adesso si è riprodotta la stessa situazione".

Arianna Fisicaro