REDAZIONE MONTECATINI

La Fabo scappa nell’ultimo quarto e sbanca Chieti. Chiusura del girone di andata al quinto posto

Chieti 72 Fabo 81 BASKET 1974: Bechi 13, Vettori 13, Maiga 2, Hadzic 11, Van Ounsem 7; Serafini 19, Sinagra 7, Bianco, Del...

La Fabo di Federico Barsotti ha chiuso l’andata con un record di 12-7 insufficiente per accedere alle Final Four e difendere la Coppa Italia

La Fabo di Federico Barsotti ha chiuso l’andata con un record di 12-7 insufficiente per accedere alle Final Four e difendere la Coppa Italia

Chieti 72 Fabo 81

BASKET 1974: Bechi 13, Vettori 13, Maiga 2, Hadzic 11, Van Ounsem 7; Serafini 19, Sinagra 7, Bianco, Del sole, Tommasini ne, Capetola ne, La storia ne. All. Lardo.

FABO MONTECATINI: Trapani 24, Chiera 4, Dell’Uomo 3, Arrigoni 14, Klyuchnyk 9; Natali 12, Benites 8, Mastrangelo 4, Sgobba 2, Fernandez Lang 1, Giannozzi ne, Aminti ne. All. Barsotti.

Arbitri: Marco e Leggiero.

Parziali: 9-19, 29-39, 49-53.

La prima Fabo a ranghi completi dopo due mesi non è molto dissimile da quelle viste nelle ultime uscite: ondivaga, discontinua ma comunque vincente quando davanti ha squadre di medio-bassa classifica, contro le quali difficilmente perde colpi. D’altra parte coach Federico Barsotti aveva messo tutti in guardia alla vigilia del match del PalaTricalle di Chieti: per vedere la vera Fabo Herons ci vorrà ancora un po’ di tempo. Nel 72-81 inflitto ai teatini allenati da Lino Lardo si è rivisto intanto un grande Emanuele Trapani, che ha aperto le danze con la prima tripla di serata, ma soprattutto ha indicato la via ai compagni nei momenti delicati.

E ce ne sono stati eccome, perché dopo lo schiacciante parziale di 12-31 dei 13’ iniziali la squadra di coach Barsotti inaugura una lunga fase di "down" che la porta a subire la rimonta di Chieti, la quale dal -19 si affaccia a -7 già al tramonto del primo tempo per poi impattare clamorosamente a quota 53 in avvio di quarto periodo, trascinata da un super Serafini (19 punti per lui al termine della gara).

Lo "sveglia" gridato dal presidente Luchi dalle tribune riecheggia in tutto il palazzetto ed evidentemente scuote gli ospiti e da lì inizia un’altra partita: Benites pesca il jolly da dietro l’arco e rimette in moto i termali, la difesa rossoblù ricomincia a funzionare e la squadra di Lardo si disunisce in attacco, restando a secco di canestri per oltre due giri di lancette. Trapani con 5 punti filati e Klyuchnyk segnano il +10 ospite.

Caricata di falli in molti dei suoi effettivi la squadra di casa subisce le zingarate del play abruzzese e gli affondi sotto canestro dell’ucraino, ma ha la forza di ribattere ancora una volta e a meno di un minuto dalla sirena si riaffaccia a -7 grazie al piazzato di Vettori. È l’ultimo sussulto d’orgoglio dei teatini, definitivamente soffocati da Trapani per il 72-81 finale. Successo pesante per gli Herons, che rimangono agganciati al treno dell’altissima classifica. Per prendersi i biglietti di prima classe sarà necessario iniziare a vincere gli scontri diretti, tallone d’achille del girone di andata della Fabo.

Filippo Palazzoni