
La commemorazione principale a Montecatini, giornata intensa tra Lamporecchio e Larciano. A Pescia annullato il tradizionale appuntamento con SaràBanda: la nota degli organizzatori.
"Il 25 aprile è una data molto importante per il nostro paese perché celebra la libertà, un concetto che ha di per sé un grande valore, ma che in questi contesto storico assume una grande importanza". Claudio Del Rosso, sindaco di Montecatini, ha celebrato con questo discorso, pronunciato davanti al monumento ai caduti di viale Verdi, la festa della Liberazione. "In questa fase – ha sottolineato – il valore della libertà deve essere ricordato da tutto, in un momento in cui ci sono regimi che vorrebbero metterne in discussione il significato". Aldo Bartoli, presidente dell’associazione Gramsci, ha ricordato i numerosi caduti montecatinesi che hanno dato la vita per opporsi alle forze nazifasciste e condurre il nostro paese alla democrazia.
Cerimonia dei caduti anche a Massa e Cozzile, per commemorare gli 80 anni della Liberazione. Un evento pacato ma partecipato, come sempre. "Oggi celebriamo la festa in modo sobrio e semplice - ha detto il sindaco Marzia Niccoli - per il lutto proclamato per la scomparsa di Papa Francesco. Una perdita immensa non solo per la chiesa cattolica per il mondo intero. Francesco - ha ricordato Niccoli - aveva aperto le sue braccia. Ha parlato ai nostri cuori è stato il papa del popolo della gente dei bisognosi il papa della pace e per il disarmo. La pace e la libertà sono un bene preziodo insostituibile".
Le due amministrazioni comunali di Lamporecchio e Larciano hanno celebrato insieme la festa del 25 Aprile. La mattina, in piazza Berni, davanti al palazzo comunale, sono intervenute la sindaca di Lamporecchio Anna Trassi e quella di Larciano Lisa Amidei, le quali hanno sottolineato entrambe l’importanza di questa data che rappresenta la liberazione dal fascismo e dall’occupazione tedesca. Oltre alle sindache, hanno preso parola la presidente locale dell’Anpi Roberta Mazzei e Matteo Grasso in rappresentanza dell’istituto storico della resistenza. L’assessore alla cultura Serena Bavuso ha letto la ricerca, effettuata dallo storico Valerio Bonfanti, sulla figura del partigiano Ardendo Sostegni, un personaggio importante per la comunità e fondamentale per la lotta di liberazione di Lamporecchio. A lui è stata dedicata una via in località Cerbaia. A conclusione della mattinata, alla presenza delle autorità militari, le due sindache hanno disposto una corona d’alloro che ricorda la Liberazione. Gli interventi sono stati intervallati dal suono della musica eseguita dalla banda "Puccini" di Lamporecchio. Nel tardo pomeriggio, la manifestazione del 25 Aprile si è spostata a Larciano, all’interno della sala Progresso. L’Anpi ha offerto ai presenti ’l’Aperitivo del Contadino’. Alle 21, dopo i saluti dei rappresentanti delle due amministrazioni comunali, ha parlato Giada Kogovsek, per l’Istituto Storico della Resistenza di Pistoia, che ha presentato e illustrato l’interessante progetto, intitolato "Passi di Storia".
A Pescia si è sentita, in piazza e nelle strade, la mancanza di SaràBanda, iniziativa dalla storia ultradecennale organizzata dalla locale sezione di Anpi, dal circolo Arci Agorà e dall’associazione TerzoTempo. In seguito alla decisione del governo di istituire cinque giorni di lutto nazionale, è stato deciso di non portare le bande in piazza. "Non condividiamo ma non vogliamo alimentare strumentali polemiche mantenendo la sobrietà che ha sempre contraddistinto lo spirito dell’evento", hanno dichiarato gli organizzatori in una nota. La cerimonia istituzionale è iniziata, come da tradizione, con la Messa celebrata nella Chiesa di San Francesco, seguita da un corteo che, dopo essersi fermato al monumento all’imbocco del viale Garibaldi dedicato alle vittime del nazifascismo, ha raggiunto il Sacrario dei Caduti, ai piedi del palazzo comunale. Un corteo come da tempo non se ne vedevano a Pescia: alle spalle dei rappresentanti delle autorità civili e militari, la Filarmonica Gialdino Gialdini, che ha eseguito l’Inno di Mameli, la Canzone del Piave e, accompagnata dal coro di molti dei presenti, Bella Ciao. Poi, le bandiere e i labari di Cgil e Cisl, di Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana-Avs, Anpi, Arci, delle associazioni ex combattentistiche, Carabinieri, Bersaglieri, Artiglieri, Marinai, della Croce Rossa, e tanti semplici cittadini.
Al Sacrario sono intervenuti i sindaci di Pescia e Uzzano, Riccardo Franchi e Dino Cordio, il consigliere regionale Marco Niccolai, il presidente di Anpi, Sergio Tintori, e soprattutto i ragazzi delle scuole superiori che, negli anni passati, hanno partecipato al Seminario sulla Costituzione organizzato da Anpi, che hanno letto alcune testimonianze raccolte dalla stessa associazione di persone che hanno vissuto i tempi del fascismo.