La nuova tassa di soggiorno. Dal 2025 costerà il doppio

Ieri la giunta Del Rosso ha approvato gli aumenti sull’imposta riguardante tutte le strutture ricettive

La nuova tassa di soggiorno. Dal 2025 costerà il doppio

La tassa di soggiorno negli hotel in città verrà rimodulata nel nuovo anno

Il sindaco Claudio Del Rosso ha mantenuto l’annuncio fatto agli albergatori. La giunta comunale, ieri pomeriggio, ha approvato il raddoppio delle tariffe dell’imposta di soggiorno, che partiranno dal 2025. L’obiettivo è quello di trovare nuove risorse da destinare al turismo, soprattutto alla nascita della (Dmo). Questa struttura potrebbe essere già completata e operativa entro la fine dell’anno.

Come cambiano le tariffe comunali dell’imposta di soggiorno? In attesa dei numeri ufficiali, grosso modo, è possibile dire che una persona che soggiorna fino a una settimana in un tre stelle, passerà da uno a due euro a notte, in quattro stelle da un euro e quaranta a due e ottanta a notte, e da uno e settanta a tre e quaranta in un cinque stelle. Slittano a settembre il confronto con le categorie economiche e gli enti locali e le eventuali decisioni sulle possibili rimodulazioni dell’imposta di soggiorno in base alle modalità prospettate dal governo di Giorgia Meloni. In questo caso, gli aumenti sarebbero anche destinati a coprire una eventuale riduzione di trasferimenti di risorse dallo Stato centrale per gli enti locali per i rifiuti.

Nelle ultime settimane l’esecutivo ha iniziato a valuta re una norma che permetterebbe l’estensione a tutti i Comuni che vorranno applicarla (non solo ai capoluoghi o a quelli turistici o considerati città d’arte). Tutta le amministrazioni della Valdinievole e del resto della provincia di Pistoia, andrebbero ad avvalersi di questo strumento. Inoltre l’imposta potrebbe salire ed essere rimodulata. Si partirebbe da un importo fino a cinque euro, nel caso di costo del pernottamento inferiore a 100 euro, per salire fino ad un massimo di 25 euro al giorno negli alberghi di extralusso (oltre 750 euro a notte). Il provvedimento sarebbe dovuto andare in approvazione nel consiglio dei ministri di mercoledì scorso, ma le contrarietà delle associazioni nazionali di categoria hanno suggerito un prudente rinvio. Roberto Pella, presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani afferma che "in merito alla possibile revisione della imposta di soggiorno, l’interlocuzione di Anci con il ministero del Turismo è costante. Sono stato rassicurato dal ministro Daniela Santanchè sulla volontà di convocare un tavolo a settembre con i Comuni, per lavorare insieme ad una proposta di revisione della disciplina della tassa di soggiorno". L’eventuale approvazione di una nuova normativa nazionale costringerebbe la giunta a rimettere mano a quanto deciso.

Daniele Bernardini