
Arianna Fermani
"Per pensare ci vogliono le parole. Tu puoi pensare limitatamente alle parole che conosci". Il filosofo e giornalista Umberto Galimberti evidenzia il ruolo centrale e di assoluta importanza che soprattutto oggi riveste la “parola”. La sua potenza nel tempo e nella società odierna è stato il tema trattato da Arianna Fermani in una videoconferenza dal titolo “La natura del linguaggio: dalla potenza della retorica antica ai linguaggi caratterizzanti l’età del web” che si è tenuta al liceo Coluccio Salutati, organizzata dal dipartimento di filosofia e storia, dando ufficialmente il via al progetto di educazione civica “Abitare, con cura, luoghi e linguaggi per diventare cittadini” rivolto agli studenti del triennio.
"Il tema del linguaggio – spiega la scuola – è un fondamentale strumento di cittadinanza che si inserisce a pieno titolo nella valorizzazione di questo insegnamento trasversale volto a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Alla conferenza hanno partecipato circa cento persone, tra docenti e gruppi di alunni selezionati tra le varie classi, soprattutto delle terze".
Fermani è docente di Storia della filosofia antica all’Università di Macerata e presidente del Consiglio della classi unificate di Filosofia allo stesso ateneo. Fra le sue pubblicazioni troviamo “Aristotele e l’infinità del male. Patimenti, vizi e debolezze degli esseri umani”, “Vita felice umana. In dialogo con Platone e Aristotele“, “By the Sofists to Aristotle through Plato. The necessity and the utility of a Multifocal Approach”. E’ in uscita per Unicopli il suo volume “Virtù”.
Nel suo intervento ha sottolineato che la parola è importantissima e per questo va “maneggiata con cura”: che la parola fosse uno strumento insieme potentissimo e potenzialmente molto pericoloso era già stato ricordato dal primo grande maestro di retorica, Gorgia: affermò che "la parola è un potente sovrano. Con corpo piccolissimo e del tutto invisibile, compie opere assolutamente divine. Ha il potere di far cessare il timore e di eliminare il dolore e di suscitare letizia e di accrescere la compassione". Altri importanti pensatori dell’antichità quali Platone e Aristotele in molte delle loro opere hanno esaminato il potere della parola, le sue risorse e i suoi pericoli, a livello individuale e collettivo.
L’incontro ha approfondito, partendo dal fondamentale nucleo teorico-problematico “parola = rischi e potenzialità”, alcune significative tematiche quali gli effetti della parola sull’animo umano, il rapporto tra parola, discorso e pensiero, il rapporto tra parola, discorso, verità e falsità, le ricadute etico-politiche del parlare bene e del parlare male. La partecipazione e il coinvolgimento dei ragazzi, che sono rimasti piacevolmente stupiti dall’incontro, dalla serietà e dalla competenza della relatrice, si sono tradotte poi in varie domande a cui la docente ha risposto con passione e vicinanza ai ragazzi stessi. Il progetto proseguirà con un secondo incontro con Carla Danani, docente di Filosofia morale all’Università di Macerata su “La filosofia dell’abitare”.