Hanno prodotto il 98,2% di raccolta differenziata per il primo anno le strutture ricettive che aderiscono alla rete di Zero Waste Amalfi Coast. Un modello che verrà affrontato anche al tavolo di lavoro con gli hotel di Montecatini, per cercare di portare i benefici del progetto anche in città e alle imprese. Gli alberghi della costiera amalfitana che partecipano al progetto sono effettivamente a "Rifiuti Zero". Gli scarti della lavorazione dei limoni e le bucce delle arance, prodotte in grande quantità per le colazioni, sono state destinate alla produzione di energia elettrica. Per ogni carico, tanta quanto quella necessaria ad alimentare 15 abitazioni. Tutto il materiale conferito nel corso dell’anno è stato composto al 71,38% da plastica, vetro e metalli; al 9,77% da rifiuti biodegradabili di mense e cucine, al 9,25% da rifiuti ingombranti avviati a riciclo, al 6,29% da imballaggi di carta e cartone, al 2,19% da rifiuti biodegradabili. Ogni rifiuto è stato riciclato, utilizzato per produrre energia elettrica o per pratiche virtuose di energia circolare. Solo una quantità residua minima di 1,12% è costituita da rifiuti non riciclabili.
"Hotel Rifiuti Zero", il sodalizio che riunisce le 15 strutture aderenti, interviene con un piano di formazione per il personale delle strutture ed un piano informativo per comunicare e diffondere le corrette pratiche di gestione dei rifiuti ai propri ospiti, monitora e misura il corretto andamento e la reale gestione sostenibile delle strutture aderenti, con sopralluoghi scadenzati e un report della struttura di riferimento. A Montecatini, cinquantesimo Comune toscano ad aver aderito alla rete "Rifiuti Zero", i circa 100 hotel presenti, come è stato ricordato durante la conferenza stampa di ieri in Comune, potrebbero dare un contributo davvero importante per un nuovo modello di smaltimento dei rifiuti.
Daniele Bernardini