L’ospedale SS. Cosma e Damiano di Pescia è passato da un livello ’molto basso a uno standard qualitativo ’tra alto e molto alto’. Un miglioramento certificato dall’agenzia indipendente Agenas, che ha stilato una classifica su scala nazionale degli ospedali che più sono migliorati tra 2022 e 2023. Tra questi, appunto, c’è l’ospedale della Valdinievole. A spiegarci questo cambiamento tanto netto quanto repentino è la direttrice dell’ospedale, la dottoressa Giuditta Niccolai.
Dottoressa Niccolai, in che modo è stato possibile passare da standard ’molto bassi’ ad ’alti’ nel giro di pochi mesi?
"La classifica si è basata su circa 200 indicatori di attività clinica e chirurgica effettuati dentro il nostro ospedale. Siamo stati molto felici di vedere risultati lusinghieri da questa indagine, è stata la prova tangibile che l’impegno paga. Molto del merito va allo spirito di squadra proprio dei nostri operatori, a chi ci mette ogni giorno anima e corpo. A loro va, peraltro, il mio sincero ringraziamento".
Cosa mancava prima, dunque, per essere una struttura di livello?
"Io sono arrivata a fine 2022 e direttrice dal 2023, quindi non posso parlare di cosa mancasse prima. Posso dire su cosa abbiamo puntato per migliorarci: trovare e perfezionare alcune caratteristiche peculiari di questo ospedale per farlo diventare un punto di riferimento non solo per Pescia ma per tutta la Toscana".
A quali ambiti fa riferimento?
"Ce ne sono diversi. Dal 2023 il nostro è un centro di riferimento per la chirurgia della tiroide, è il secondo centro regionale per numero di interventi. Di questo voglio ringraziare il dottor Feroci che ha formato un equipe di livello assoluto".
Altri esempi?
"Il nostro ospedale è specializzato nella riabilitazione fisica-riabilitativa a seguito di ictus, polifratture o patologie acute. Abbiamo equipe in grado di seguire passo passo il post-ricovero anche grazie alle palestre dentro il reparto. La stessa equipe può seguire il paziente anche dopo la dimissione fino al totale recupero dell’autonomia. Qualcosa di molto simile viene fatto anche con la riabilitazione cardiologica. Inoltre, da fine 2022, siamo anche un centro specializzato nel trattamento del glaucoma".
Il punto nascite, però, rimane chiuso.
"Di questo ce ne dispiace, ma non è dipeso dalla direzione dell’ospedale bensì da regolamenti ministeriali. Quel che è certo è che il reparto di ginecologia non è rimasto con le mani in mano e adesso è diventato un punto di riferimento regionale per le isteroscopie, sia diagnostica che operative. Con la nostra attività abbiamo abbattuto la lista d’attesa a livello regionale".
La situazione al pronto soccorso è sotto controllo?
"Ampiamente. Nonostante un aumento degli accessi, il personale riesce a gestire anche le situazioni di maggiore pressione. In caso di ricovero, entro il giorno stesso o, al massimo, il giorno successivo si viene assegnati ad un posto letto".
Ora che la situazione complessiva dell’ospedale è migliorata, quali sono i nuovi obiettivi da raggiungere?
"Continuare a migliorare e a far bene, mettendo ancora tutto il nostro impegno in quello che facciamo".
Francesco Storai