Rivoluzione in Comune. Il sindaco Claudio Del Rosso azzera quasi tutte le quattordici posizioni organizzative, fino a ieri affidate ad altrettanti funzionari che seguivano i vari settori, e affida temporaneamente al segretario comunale Vincenzo Lissa la responsabilità di quasi tutti gli uffici e i servizi dell’ente, a eccezione dell’ambito Pnrr–lavori pubblici, guidato da Claudio Gariboldi. Il provvedimento è stato sancito con un decreto. È il primo passo che, in tempo minimo di un mese, porterà l’ente alla reintroduzione della dirigenza comunale.
La decisione di eliminare la dirigenza risale al secondo mandato dell’amministrazione di Giuseppe Bellandi. Fino a quel momento, comunque ridotte in modo sensibile rispetto al passato, c’erano tre figure apicali negli uffici. Il dirigente dell’area finanziaria, delle attività produttive, dei servizi sociali ed educativi e del personale, quello dei lavori pubblici e dell’urbanistica, e il segretario comunale che ricopriva la funzione esclusivamente per la parte amministrativa. In quel momento, agendo senza dubbio con le migliori intenzioni possibili e sorretta anche da pareri tecnici, la maggioranza alla guida della città ritenne che abolire queste figure e sostituirle con titolari di posizioni organizzative avrebbe ridotto i costi, consentendo di avere funzionari più dediti e responsabili ai singoli uffici. Luca Baroncini, che ha guidato la città negli ultimi cinque anni, non ha modificato questa struttura organizzativa dell’ente.
Con il passare degli anni, la scelta di abolire la dirigenza ha portato altri problemi. Le posizioni organizzative con gli anni sono arrivate fino a 17, oggi ridotte a 14. Secondo alcune valutazioni tecniche, questo ha portato tutt’altro che un contenimento della spesa per il personale e le prospettive di maggiore efficienza di questo modello organizzativo sono state messe spesso in discussione.
Dal momento del suo insediamento, l’amministrazione Del Rosso ha gia’ ottenuto l’approvazione di due provvedimenti in vista della reintroduzione della dirigenza nel 2025. Le prime ipotesi parlano di due dirigenti comunali, con la riduzione delle posizioni organizzative da 14 a sei. L’attuale sindaco, del resto aveva annunciato durante la campagna elettorale l’intenzione di reintrodurre la dirigenza, in modo da far ripartire la macchina comunale, dove comunque sono attesi altri interventi. Il provvedimento fa a cambiare l’assetto del personale dopo oltre dieci anni dalla decisione di rinunciare alla dirigenza.
Daniele Bernardini