A darne la notizia, il figlio Sauro, con un laconico, essenziale post sul suo profilo Facebook: "Pierone la Pieppa è passato oltre". In città, e in particolare nel quartiere delle Capanne, nella sua via Oberdan, dove viveva da sempre, Piero Brunelli lo conoscevano tutti. E chi lo conosceva non poteva non volergli bene. Era nato nel 1937, giovanissimo aveva trovato il primo impiego fisso, come operaio, nella fabbrica Del Magro. Poi, ancora giovane, era entrato in ospedale, dove fino al momento di andare in pensione aveva lavorato come infermiere. E un volta smesso di lavorare, ha iniziato a fare quello che gli piaceva davvero di più, mettendosi ai fornelli. Prima nella cucina del Rione Ferraia, poi allo spazio feste di Santa Lucia, quindi al Rione San Francesco. Solo più tardi ha iniziato ad affiancare Sauro nella cucina del suo ristorante: la sua specialità, il suo piatto forte, la cioncia, conosciutissimo piatto pesciatino, ma se la cavava davvero bene in tante specialità tipiche, a partire dalla porchetta.
Da tempo sofferente, il suo cuore si è fermato per sempre nella notte fra sabato e domenica; lascia la moglie Sonia, i figli Sauro e Veronica, i nipoti, tanti amici, che questo pomeriggio, alle 15.30, gli daranno l’estremo saluto nella chiesa dei Santi Stefano e Niccolao.
Emanuele Cutsodontis