"La scuola di Casabianca non deve chiudere"

L’appello lanciato dai genitori per trovare 7 iscrizioni e creare una nuova classe prima per il momento non ha trovato risposte

"La scuola di Casabianca non deve chiudere"

"La scuola di Casabianca non deve chiudere"

La comunità di Ponte Buggianese non ha risposto all’appello per i bambini. Nessuno si è presentato ieri pomeriggio all’appello che un gruppo di genitori del posto aveva lanciato per dare informazioni sul destino della scuola elementare di Casabianca che, interessata da un progetto di ristrutturazione, potrebbe non riaprire se, al termine dei lavori, non ci fossero iscrizioni sufficienti a formare le classi. Eppure basterebbero solo 7 bambini di Ponte Buggianese, Chiesina o zone limitrofe i cui genitori decidessero di iscriverli al plesso di Casabianca anziché in paese. La questione è stata sollevata alcuni giorni fa da un gruppo di cittadini con bambini in età scolare che hanno sottolineato la qualità dei piccoli plessi come quello della frazione di Ponte e come essa potrebbe perdersi per problemi dettati dal calo delle iscrizioni dovuto a un vertiginoso e direttamente proporzionale calo delle nascite.

"Avevamo organizzato questo punto informativo – spiega Letizia, uno dei genitori coinvolti nella sensibilizzazione verso il mantenimento della piccola scuola – danone notizia sui giornali, sui social e io personalmente avevo fatto volantini che sono andata a distribuire all’uscita dell’asilo, al fine di mettere al corrente chi ancora non lo sa, del rischio che corre il plesso. Purtroppo non è venuto nessuno a informarsi da noi. Vogliamo comunque ringraziare il sindaco Nicola Tesi che è stato con noi tutto il tempo e ci ha portato e spiegato il progetto di ristrutturazione che coinvolte la struttura educativa".

La scuola elementare di Casabianca è uno di quei plessi la cui costruzione risale più o meno al dopoguerra. L’amministrazione comunale la sta sottoponendo, come succede anche altrove con altre scuola, a un progetto di sistemazione antisismica e ristrutturazione. "Il sindaco Tesi ci ha riferito – proseguono i genitori – che i lavori finiranno solo nel 2025 per permettere l’avvio dell’anno scolastico a settembre dello stesso anno. Nel frattempo i nostri ragazzi sono stati spostati e frequentano il plesso di Ponte Buggianese, ma vorremmo che finissero la scuola nel vecchio plesso di Casabianca. Quello che temiamo è che con l’indifferenza generale e con il calo delle nascite e delle relative iscrizioni, per soli 7 bambini in meno, la scuola di fatto non riapra più. In questo chiediamo una sensibilizzazione sull’argomento anche da parte della dirigenza scolastica che al momento soffre il fatto di essere da poco arrivata, ma le chiediamo un aiuto concreto per sensibilizzare i genitori a iscrivere i bambini alla scuola di Casabianca, affinché non chiuda del tutto".

Arianna Fisicaro