La storia dell’Istituto Forti. I compagni al fianco di Tommaso nel giorno dell’esame di maturità

Gli amici di classe hanno sostenuto l’orale insieme al giovane disabile. Il padre: "Mi hanno commosso"

La storia dell’Istituto Forti. I compagni al fianco di Tommaso nel giorno dell’esame di maturità

La storia dell’Istituto Forti. I compagni al fianco di Tommaso nel giorno dell’esame di maturità

"La scuola italiana funziona solo con chi non ne ha bisogno" lamentava il professore interpretato da Silvio Orlando nel film di Daniele Lucchetti ’La scuola’. E invece non è sempre così e la storia di Tommaso che nei giorni scorsi ha affrontato l’esame di maturità all’istituto Forti di Monsummano ne è un esempio. Tommaso Porciani è un ragazzo disabile dalla nascita, incapace di muoversi autonomamente e di parlare. Nelle scuole di Monsummano, dalle elementari alle medie ha sempre trovato, secondo quanto racconta il padre Sandro, tanta felicità anche se il massimo dell’amore che una persona potrebbe sperare di avere lo ha trovato proprio tra i compagni di classe, insieme ai professori e ai custodi dell’istituto Forti di Monsummano, dove ha trascorso gli anni delle superiori, fino all’esame di Stato che ha sostenuto lo scorso 27 giugno. "Gli anni delle superiori – racconta il padre – sono stati per Tommaso il coronamento di un percorso scolastico già bello di suo. Ci tenevo a ringraziare dunque non solo i docenti, la preside e la scuola tutta, ma in particolare i suoi compagni di classe che sono stati sempre uniti per lui. Spesso ci si lamenta dei giovani, ma i ragazzi hanno da dare molto di più di quanto si creda".

E i compagni di classe di Tommaso lo hanno ampiamente dimostrato, anche al momento dell’esame. "A Tommaso è sempre stato permesso di frequentare la scuola anche durante la pandemia e addirittura senza mascherina – prosegue Sandro – e questo non è da poco per un ragazzo come il mio. I suoi compagni lo hanno fatto sentire sempre pienamente integrato. Mi hanno commosso". Tommaso è ’Il pezzo meglio della 5B. Ti vogliamo bene’ come hanno scritto sulla maglietta firmata da tutti che gli hanno regalato ma soprattutto, non potendo parlare, per l’esame di maturità i ragazzi si sono prestati a parlare per lui, che non poteva, davanti alla commissione, prima di regalargli un video con tutte le foto e i filmati delle loro disavventure trascorse in questi 5 anni. Una storia di sensibilità e di luce che dimostra quali sono i veri risultati che merita raggiungere per essere umani e maturi.

Arianna Fisicaro