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Cronaca

L'Anello della Repubblica, torna in libreria la storia del servizio segreto occulto

La giornalista, protagonista di iniziative dedicate alla storia contemporanea in città, rivela una storia inquietante

Stefania Limiti

Montecatini 16 luglio 2014 - Una scoperta per caso. Un servizio segreto di cui nessuno ha mai saputo nulla, venuto fuori dagli archivi del Viminale.  Torna in libreria con una nuova edizione "L'Anello della Repubblica" (Chiarelettere) della giornalista Stefania Limiti, presentato recentemente a Montecatini. Una storia tutta italiana, quasi incredibile. "Il noto servizio o Anello  - spiega Limiti - è una struttura occulta che ha avuto un ruolo decisivo nella storia della Repubblica. Compito principale: ostacolare le sinistre e condizionare il sistema politico con mezzi illegali, senza sovvertirlo. Non è stata una meteora: ha operato dal 1945 fino agli inizi degli anni Ottanta, alle informali dipendenze del capo del governo.  Creato per volontà dell'ex capo dei servizi segreti fascisti, il generale Mario Roatta, già condannato per l'omicidio dei fratelli Rosselli, e poi gestito da Adalberto Titta, un ex repubblichino,  l'Anello fu appoggiato dalla Cia e costituito da ex ufficiali badogliani, imprenditori, faccendieri, giornalisti. Tutto in collaborazione con la malavita e la mafia".   

 

"Seguendo le tracce del noto servizio, il libro  rivela il coinvolgimento di questa struttura in tre episodi fondamentali: la fuga del nazista Kappler dal Celio, frutto di un accordo tra governo italiano e tedesco, la trattativa del Vaticano con le Brigate rosse per la liberazione di Aldo Moro, l'accordo con la camorra per la liberazione dell'assessore democristiano Ciro Cirillo.  Testimoni e preziosi riscontri sui documento che Aldo Giannuli ha scoperto nel 1996 indagando sullo stragismo nero confermano quello che fino a ieri era solo un'ipotesi: la "sicurezza" della nostra Repubblica nasce in continuità con il fascismo, è controllata dagli americani, e affidata a personaggi senza scrupoli e spesso coinvolti con la criminalità".