Cresce la paura tra i commercianti e la gente comune dopo l’ultimo episodio di violenza in strada avvenuto venerdì mattina tra piazza XX Settembre e corso Matteotti. Scene da film di Tarantino, così le hanno definite alcuni residenti. Il timore si percepisce anche dalle reazioni dei negozianti alla nostra richiesta di rilasciare commenti e dichiarazioni. Pochissimi hanno accettato di metterci la faccia e il motivo è proprio la paura di ricevere torti e possibili ritorsioni da parte delle bande che stazionano in città. L’opinione comune è che sia ormai una necessità urgente quella di attivare controlli serrati e piantoni fissi delle forze dell’ordine. "In realtà non c’è nulla di nuovo – dice Moreno Degli Esposti, titolare del Cibus –, sono anni che andiamo avanti così. La città è senza controllo, ma il problema è nazionale. Montecatini è uno spaccato dell’Italia. Sono le conseguenze dell’immigrazione fuori controllo. Gli extracomunitari che arrivano dovrebbero essere coinvolti e inclusi nella comunità diversamente, anche affidando loro lavori socialmente utili". A Degli Esposti fa eco una cliente: "Inutile prendersela con il primo cittadino e l’amministrazione. Era così anche prima. Bisogna garantire un maggior controllo di polizia e carabinieri".
Ettore Severi, farmacista ed ex sindaco, affonda: "In città abbiamo una caserma dei carabinieri, una della guardia di finanza, un comando della polizia di Stato e uno dei vigili urbani. Come è possibile trovarsi in questa situazione? Sono uscito dalla politica d non ne faccio una questione di amministrazione. Quando ero sindaco le forze dell’ordine stazionavano in piazza e giravano continuamente. Serve un comando dei vigili in piazza e, se necessario, bisogna appellarsi all’intervento dell’esercito. La presenza delle forze armate farà da deterrente. Siamo in pieno centro, la gente comune è terrorizzata. Molti clienti mi raccontano episodi che subiscono e non denunciano per la preoccupazione di andare incontro a torti e a vendette". Per Severi l’episodio di venerdì è la punta di un iceberg: "Va a sommarsi a settimane e mesi di criminalità. Una città che era famosa per la tranquillità e la bellezza, si sta trasformando negli ultimi anni in un far west. È un crescendo. Bande che si fronteggiano, baby gang, accoltellamenti. Le persone non sono più a rischio solo nelle ore notturne ma in pieno giorno. La voce corre, ormai siamo in cronaca continuamente e la pubblicità negativa danneggia anche le terme. Così non ci risolleveremo più. Non bastano le telecamere se non c’è una centrale operativa 24 ore su 24".
La pensa così anche Luca Pieri che gestisce la tabaccheria in via Tripoli: "Servono più controlli. Le forze dell’ordine hanno numeri misurati, non si vedono mai. Occorre una presenza fissa e costante che faccia da deterrente".
Andrea Bonvicini, consigliere comunale ma soprattutto commerciante del centro cittadino, è preoccupato per la ricaduta di certi segnali sull’immagine e sull’economia della città: "Queste bande si comportano a Montecatini come se fossero nel salotto della propria casa. C’è un centro città terrorizzato, pensiamo a chi va a lavorare nelle varie attività e deve lasciare la macchina distante. Abbiamo bisogno di sentirci sicuri nel nostro ambiente lavorativo. C’è un sentimento di impotenza generalizzata, anche da parte delle forze dell’ordine che, oltre tutto, spesso hanno le mani legate. Noi commercianti, insieme ai dipendenti, facciamo le spese di una situazione inaccettabile. Occorre la presenza. Parlo con tanta gente anche in negozio: i montecatinesi non sono sereni quando escono e soprattutto temono per l’incolumità dei propri figli".
Giovanna La Porta