REDAZIONE MONTECATINI

Lavori in corso al bocciodromo. Le richieste della Bocciofila Avis

Il presidente Zinanni interviene "Restituire impianto alla città". La replica dell’assessore Bini "Intervento fino a maggio 2025".

Il bocciodromo comunale di Montecatini è chiuso dal 2018 per lavori di messa a norma

Il bocciodromo comunale di Montecatini è chiuso dal 2018 per lavori di messa a norma

"Sei anni di chiusura forzata. Questo è il destino amaro del bocciodromo comunale di Montecatini Terme, chiuso dal 2018 per lavori di messa a norma mai completati. Mentre l’impianto giace in stato di abbandono, la squadra locale di bocce continua a lottare con tenacia per portare avanti la sua passione e la sua tradizione sportiva, nonostante le difficoltà logistiche e organizzative che ne derivano". Inizia così l’intervento del presidente della Bocciofila Avis Moreno Zinanni. "La chiusura del Bocciodromo – prosegue - non ha solo significato la perdita di un impianto sportivo, ma ha anche imposto alla squadra di Montecatini una continua e frustrante ricerca di un luogo dove potersi allenare e giocare le partite di campionato. Costretti a chiedere ospitalità alle società limitrofe, i giocatori si trovano a dover affrontare trasferte per ogni incontro. È in questo contesto che la nuova amministrazione comunale si trova ora a dover intervenire. Il sindaco e la giunta sono chiamati a risolvere una situazione che si protrae da troppo tempo, restituendo alla città e ai suoi cittadini un impianto che non è solo un luogo di sport, ma anche un punto di aggregazione e di identità collettiva". Luca Bini, assessore ai lavori pubblici, replica che "Il cantiere è stato consegnato alla ditta alla fine di luglio e i lavori, per chi ha la memoria corta, sono iniziati con i lavori interni e finiranno a maggio del 2025. Questo è il programma temporale di massima previsto".

Il progetto definitivo delle opere di ristrutturazione e miglioramento energetico del bocciodromo comunale è stato approvato con la delibera di giunta il 18 ottobre 2020 e ha ottenuto finanziamenti statali per 630 mila euro, a cui si sono aggiunti altri fondi per 610mila euro derivano da risorse proprie dell’ente, e per 31mila euro dalla Fondazione Caript, concesso ai fini del cofinanziamento delle spese di progettazione esecutiva.

Da. B.