L’Hospice la Limonaia di Spicchio, attraverso i racconti e le testimonianze di diverse persone, che sono entrate per vari motivi in contatto con questa realtà, si è aperto alla comunità di Lamporecchio. È nata una condivisione intensa. Obiettivo pienamente centrato dagli organizzatori che volevano fare conoscere questa importante realtà sanitaria, un luogo di cura, dove lavorano validi e competenti professionisti e dove le persone si sentono accolte umanamene nel rispetto della loro dignità di malati. Un posto dove sono attivate le cure palliative.
Due ore di interventi, intervallati dalla musica, suonata dalla banda comunale Giacomo Puccini e dal duo Luca Torrigiani al pianoforte e Lapo Vannucci alla chitarra. Ottima anche l’esibizione sonora del cantante Roberto Spinelli, in arte Robertino. Hanno suscitato tanta emozione e condivisione le parole espresse dagli operatori, medici e infermieri che lavorano all’hospice, dai volontari e da due parenti, figlia e moglie, di pazienti che hanno passato le loro ultime giornate della loro di vita all’Hospice la Limonaia. Il pomeriggio è iniziato con i saluti del sindaco di Lamporecchio Anna Trassi, del direttore dellaSdS Valdinievole Stefano Lomi, della direttrice Hospice e delle cure palliative della provincia di Pistoia e Prato Sabrina Pientini, del dirigente infermieristico Fabio Pronti e del presidente dell’Asvalt Montecatini Terme Arnaldo Pieri. Tra il pubblico era presente anche la consigliere regionale Federica Fratoni.
La manifestazione è proseguita con la storica Sandra Masi, che insieme a Bertocci hanno illustrato alcune notizie storiche sul fabbricato che ospita attualmente l’hospice e sul giardino, ultimamente sistemato e reso accogliente. Il presidente della Comunità Solidale Mara Fadanelli ha presentato il progetto, che è stato portato avanti con i ragazzi delle scuole di Lamporecchio e Larciano, che ha avuto come esito finale la realizzazione di mattonelle disegnate, collocate all’ingresso dell’Hospice. Molto apprezzati anche gli interventi di due volontarie Rossella Ghizzani e Mariangela Camporese, che hanno raccontato la loro esperienza e di come è nato il gruppo dei volontari, presenti all’Hospice.
Massimo Mancini