DANIELE BERNARDINI
Cronaca

L’omicidio nell’ex hotel. Svolta sul caso dell’Impero. In carcere uno spacciatore

Sarebbe stato un trentenne marocchino a uccidere con una coltellata l’egiziano Sakran. Gli inquirenti sostengono che dietro all’uccisione ci sarebbe una questione di droga non venduta.

Sarebbe stato un trentenne marocchino a uccidere con una coltellata l’egiziano Sakran. Gli inquirenti sostengono che dietro all’uccisione ci sarebbe una questione di droga non venduta.

Sarebbe stato un trentenne marocchino a uccidere con una coltellata l’egiziano Sakran. Gli inquirenti sostengono che dietro all’uccisione ci sarebbe una questione di droga non venduta.

Un cadavere in avanzato stato di decomposizione in una delle camere dell’ex Hotel Impero venne scoperto lo scorso anno, il 20 marzo, da alcuni operai venuti a effettuare alcuni lavori per la messa in sicurezza. La vittima aveva ricevuto una sola coltellata, all’altezza dell’inguine, con una lama a doppio taglio ha reciso l’arteria e la vena femorali. Dopo oltre un anno le indagini svolte dal Nucleo operativo dei carabinieri della Compagnia di Montecatini sono arrivate a una svolta. In seguito alla richiesta del pubblico ministero Claudio Curreli, il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Pistoia Luca Gaspari ha disposto la custodia cautelare in carcere per M’Hamed Benzaria, 30enne marocchino, per l’omicidio di Abdalla Mohamed Sakran, 26enne egiziano, avvenuto l’ 8 febbraio del 2024. Il provvedimento è stato notificato al trentenne marocchino nel carcere di Forlì, dove si trovava già detenuto per un’altra inchiesta, questa volta per un giro di spaccio di stupefacenti in Valdinievole, nata dopo la morte per overdose di una ragazza di 29 anni nel giugno 2023. Mercoledì della scorsa settimana, l’uomo, comparso davanti al giudice dell’udienza preliminare di Pistoia insieme ad altri sei imputati, ha patteggiato la pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione.

Secondo la procura, sarebbe stato il marocchino ad accoltellare l’egiziano al culmine di una lite divampata per questioni di droga. Sakran, acquirente di cocaina dal pusher, ma anche spacciatore per conto dell’indagato, sarebbe stato punito per aver tenuto per sé un po’ della droga che gli era stata consegnata per essere venduta. L’attività è iniziata subito dopo la scoperta del cadavere. Il cellulare ritrovato sul corpo ha permesso di identificare la vittima, e anche, attraverso l’analisi successiva del traffico telefonico, di ricostruire quelle che erano state le sue frequentazioni.

I carabinieri hanno stilato un elenco di persone con cui la vittima aveva avuto contatti nei giorni precedenti al delitto. Sarebbe stato lo stesso Benzaria a confessare a una delle persone di aver ucciso Sakran, senza averne l’intenzione l’8 febbraio 2024. Stesso giorno in cui, tra l’altro, poche ore dopo, era stato visto in un bar con gli abiti sporchi di sangue.