REDAZIONE MONTECATINI

Svaligiato il castello di Mario Marianelli

Colpo nel maniero di Podenzana: i ladri hanno trafugato quadri di grande valore, mobili antichi, armature medievali e altri oggetti

Uno degli ingressi del castello di Podenzana

Massa Carrara, 13 marzo 2022 - Sicuramente specializzati in furti di opere d’arte, i ladri che, l’altra notte, hanno colpito duramente all’interno del Castello di Podenzana, impadronendosi di quadri di grande valore, mobili antichi, armature medievali e molti altri oggetti rari risalenti ad epoche passate. "Un bottino ingente" confidano fonti accreditate. Ad accorgersi del colpo, il custode del Castello che ha immediatamente fatto intervenire i carabinieri della Compagnia di Pontremoli ,giunti sul posto una manciata di minuti dopo la chiamata per i rilievi di legge e l’apertura di una specifica indagine.

Il maniero di Podenzana, a guardia della Vallata del Magra e dal quale si può ammirare un panorama straordinario sulle Apuane e gran parte della Lunigiana, presenta una storia travagliata: fu infatti oggetto di lunga contesa nel corso del XII° secolo fra il Vescovo-Conte di Luni ed i Malaspina e subì devastazioni ingenti, in secoli successivi a causa della guerra di successione spagnola ; situato a non grande distanza dal Santuario della Madonna della Neve, si trova praticamente in una zona appartata,al di fuori della vista di passanti occasionali. L’unica struttura abitata nelle vicinanze,è una Casa di Riposo per anziani ( Villa Opatja), ma dista diverse centinaia di metri dal Castello e si trova in posizione opposta.

Pertanto, i malviventi hanno sicuramente avuto gioco facile nel mettere fuori uso il grande cancello che conduce nel giardino ed una volta penetrati nella proprietà, forzare le aperture di accesso che conducono all’interno del fortilizio. Il castello è di proprietà di uno dei nipoti di Mario Marianelli, il noto imprenditore del cuoio, proprietario anche di alcuni locali in Valdinievole come il Don Carlos, la discoteca Excalibur e il Quetzal di Serravalle.

Fino al periodo antecedente la pandemia, grazie alla sua eccezionale ubicazione geografico- panoramica, era meta ambita per eventi culturali e mondani: incontri, ricevimenti, comunioni e soprattutto matrimoni, si succedevano infatti uno dopo l’altro specialmente in primavera ed estate. Recentemente però l’antica struttura con il sopraggiungere del covid ha dovuto sospendere l’attività di ricezione, così comedel resto tutti gli altri locali aperti al pubblico. Sul campo delle indagini, gli inquirenti, mantengono uno strettissimo riserbo su questo particolare furto; quello che è certo è che il danno, vista la particolarità degli oggetti rubati, sotto molti aspetti è incalcolabile.

Roberto Oligeri