REDAZIONE MONTECATINI

Marliana dice no al Cas. Cartelli sul municipio: "50 abitanti e 50 migranti. È sostituzione etnica"

La manifestazione anche per chiedere un medico di base: "Manca da mesi"

La manifestazione anche per chiedere un medico di base: "Manca da mesi"

La manifestazione anche per chiedere un medico di base: "Manca da mesi"

"50 abitanti e 50 migranti? Una sostituzione etnica". Lo sostengono una cinquantina di residenti di Marliana che ieri mattina hanno protestato di fronte al municipio, con tanto di cartelli appesi e striscioni tenuti tra le mani. Il pomo della discordia è la decisione delle istituzioni di creare un Cas (centro di accoglienza migranti) all’ex Hotel Europa. È stata una vera e propria assemblea all’aperto alla quale ha preso parte anche Alessio Bartolomei, assessore alla protezione civile del comune di Pistoia. I residenti chiedono nuovamente e con forza anche il medico di base, assente da tempo in paese: "Siamo da mesi senza dottore".

L’ex Hotel Europa è stato proposto alla Prefettura come idoneo per l’accoglienza delle persone richiedenti asilo, nel corso di questa estate, dalla Ospita srl, impegnata nella gestione del servizio di accoglienza nel pistoiese e, da diversi anni, in altre province italiane. La struttura, rimasta inattiva dal 2017, è oggetto di una procedura esecutiva del Tribunale di Pistoia e, nel corso del tempo, sono stati avanzati ben nove tentativi di vendita all’asta andati deserti. Una delle anime della protesta è Massimiliano Danesi, consigliere comunale di minoranza che, dopo l’uscita dalla lista civica ’Noi per Marliana’, adesso fa parte di un gruppo misto. "Voglio creare un comitato di cittadini – aveva detto qualche settimana fa – che possa difendere la nostra montagna dalle scelte scellerate della politica". Protesta andata in scena proprio ieri.

Il sindaco Federico Bruschi non era presente: "L’ho saputo dai volantini, poi mi ha avvertito anche un consigliere dell’opposizione. Ma ero impegnato nella tradizionale cerimonia organizzata dal prefetto di Pistoia per la commemorazione dei caduti. Inoltre, il municipio il sabato è chiuso. In ogni caso, a mio avviso, per evitare di accendere gli animi è meglio in questi casi restare fuori". Bruschi comunque non si sottrae a un commento: "Per chiarezza, i residenti all’anagrafe sono 106. Il rapporto di 1 a 2 non è comunque accettabile. Non possiamo sottrarci da un dovere di accoglienza ma il rischio è di superare il tetto previsto dalle stesse normative. Allo stesso tempo, non c’è correlazione tra il problema dei migranti e l’assenza del medico. In ogni caso, su questo secondo aspetto sto lavorando da mesi e ho anche proposto, dato l’arrivo dei migranti, di assegnare un dottore che possa pensare sia agli stranieri che ai nostri cittadini. La situazione è insostenibile, un medico serve e la soluzione non è quella di assegnare una dottoressa che lavora distante da Marliana, con un ambulatorio che copre ben 1800 assistiti e un sacco di altri paesini".

Giovanna La Porta