Mezzo milione per la sicurezza. Terme, ipotesi luglio per intervenire

I fondi da Roma per Tettuccio e Tamerici potrebbero arrivare nello stesso mese della scadenza dell’asta

Mezzo milione per la sicurezza. Terme, ipotesi luglio per intervenire

Mezzo milione per la sicurezza. Terme, ipotesi luglio per intervenire

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha promesso un intervento rapido per la messa in sicurezza di Tettuccio e Tamerici, al fine di scongiurare qualsiasi rischio legato a una possibile doppia chiusura. Durante l’incontro di sabato scorso con i commercianti e gli albergatori di Montecatini, avvenuto nella sede di Confcommercio, l’esponente dell’esecutivo ha sottolineato come non dovrebbe essere un’impresa troppo difficile trovare 400-500mila euro necessari per i lavori negli stabilimenti. Come e quando potrebbero apparire questi soldi? Il ministero dei beni culturali, visto anche l’inserimento degli immobili nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco, sembrerebbe il dicastero più qualificato per agire. Altri interventi ministeriali, infatti, potrebbero passare come aiuti di Stato.

Nell’ipotesi più ottimistica, dando per scontato che questo dicastero abbia in cassa la somma richiesta, l’intervento potrebbe partire intorno a luglio. Al Tettuccio serve una valutazione agronomica di stabilità delle essenze arboree del parco e la richiesta di disboscamento del poggio su via Bruceto, con un costo di 13mila euro. Subito dopo saranno eseguite le prove strumentali stimate per almeno 20 alberi, con una spesa di 9mila euro. Le opere di abbattimento e smaltimento degli alberi ritenuti pericolosi, 15 unità, al costo di circa 30mila euro.

Anche le Terme Tamerici hanno bisogno con una certa urgenza di un intervento di impermeabilizzazione delle coperture. Tutto questo quando manca ormai poco più di un mese alla scadenza della procedura di vendita con offerta minima di 42 milioni per tutti i beni strategici delle Terme. Una fase della procedura concorsuale che il ministro Giorgetti ha ribadito di non voler assolutamente disturbare.

Al momento, a rilevare tutti i beni strategici delle Terme, è pronta una cordata, prevista dalla legge, composta da Regione e Comune, i due soci dell’azienda, Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. I tre soggetti pubblici però, anche tutti insieme, non hanno la cifra minima richiesta. A dicembre dello scorso anno, la Regione ha approvato una legge che consentirà al socio di maggioranza delle Terme di presentare un’offerta da 17,5 milioni di euro per l’acquisto di Tettuccio, Regina, Redi ed Excelsior. Il Comune, da parte sua, è pronto a presentare un milione e mezzo per l’acquisto della Torretta. La Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ha presentato una manifestazione di interesse per un immobile.

Daniele Bernardini