ARIANNA FISICARO
Cronaca

Comune, a Monsummano stop al pubblico. "Questione di sicurezza"

Sospesi i ricevimenti dal sindaco, mentre gli uffici lavorano con videochiamate. De Caro: "Serve una scrematura per valutare le reali priorità che arrivano"

Simona De Caro, sindaco di Monsummano Terme

Monsummano Terme, 7 novembre 2020 - C’era chi tra i punti della sua campagna elettorale aveva previsto che il municipio diventasse una casa di vetro per i cittadini, ma alla fine del mandato i vetri si appannarono un po’. Poi c’è stato chi ha lasciato perdere la casa di vetro e ha puntato tutto sulla partecipazione dai territori, e ora il municipio è praticamente chiuso. L’emergenza sanitaria legata al covid infatti ha reso sempre più difficile l’interazione diretta per i cittadini ma anche per i professionisti che hanno necessità di interagire con gli enti pubblici, così come per i pazienti con i medici di famiglia ed è notizia recente che fino a fine mese resteranno chiusi anche gli uffici di Acque spa a Monsummano.

E’ un panorama sempre più desolato quello della comunicazione tra popolo e servizi o istituzioni e tutto quello che per anni è stato fatto avvicinare la gente ai servizi è stato spazzato via dalle disposizioni dei Dpcm. Certo è che i dipendenti degli enti potranno lavorare con più serenità non dovendo interfacciarsi necessariamente con il pubblico ma è anche vero che se per anni si è parlato di disaffezione alla politica e alle istituzioni non sarà certo vedersi la porta dei Comuni chiusa in faccia a rendere più sicuri i cittadini, semmai li farà sentire ancora più soli e lontani dai centri del potere e delle decisioni. Ultima disposizione, a Monsummano, è quella del sindaco Simona De Caro. "Visto il nuovo Dpcm, comunichiamo che i ricevimenti del sindaco in presenza sono temporaneamente sospesi. E’ comunque possibile prenotare un colloquio telefonico contattando la segreteria del sindaco 0572 959280 o tramite mail [email protected]".

Di fatto, è una precauzione anticovid ma anche un modo per stabilire le priorità riguardo alle necessità dei cittadini, come spiega il sindaco stesso. "E’ una decisione maturata per proteggere la popoloazione – spiega – spesso le cose si possono risolvere anche per telefono. Fino a ieri ho ricevuto persone in Comune ma mi rendo conto che a volte quelle che sono descritte come urgenze per chi le vive, in realtà sono relative. Io al telefono comunque parlo con tutti". Ma allora come si fa a essere ricevuti da un ufficio comunale? "L’Urp riceve ancora ma su appuntamento – prosegue – in modo che si evitino assembramenti fuori o dentro gli uffici. Stessa cosa per la polizia municipale e per l’anagrafe. Gli uffici tecnici sono chiusi al pubblico ma, ad esempio, l’urbanistica si è organizzata con videochiamate o videoconferenze già da settimane. C’è bisogno di una scrematua telefonica per capire le reali necessità delle persone e fare una lista interna delle reali priorità".