Montecatini Terme, 16 dicembre 2023 – Giovanni Celli , che avrebbe compiuto ottant’anni il 31 gennaio, amava profondamente la vita e lo sport. Era stato un protagonista degli anni d’oro del basket con lo Sporting Club, collaborando con il presidente Vito Panati, il vice Ezio Tonfoni e il general manager Gino Natali alla prima, storica promozione in serie A2. Era molto legato anche a Giovanni Giuntoli, il mitico "Leone", protagonista con i colori rossoblù ormai qualche decennio fa e considerato uno dei migliori giocatori di sempre della società. Amava stare con gli altri e frequentava con una certa assiduità il circolo tennis Torretta, giocando con gli amici e partecipando a cene e altre iniziative. D’estate, Celli trascorreva con i famigliari le vacanze all’isola d’Elba. L’avvocato era parente di don Giulio Celli, il parroco della basilica di Santa Maria Assunta che portò avanti il progetto per la realizzazione della nuova chiesa.
Tre anni fa , aveva perso la sua dolce metà, Patrizia. Lascia i figli Alessio (52 anni) e Antonio (46); le nuore Federica Rastelli (assessore al sociale e alla scuola) e Paola e i nipoti. I funerali si terranno questo pomeriggio, dalle 15 alla chiesa di San Francesco La Fabo Herons l’ha ricordato con immenso affetto. "La grande famiglia rossoblù piange la scomparsa di un caro amico e di una figura storica della nostra pallacanestro. Ci ha lasciati l’avvocato Giovanni Celli, che per tanti anni è stato figura di riferimento nel Montecatini Sporting Club, rivestendo l’incarico di dirigente addetto agli arbitri, con maestria e stile senza eguali. Ruolo che all’interno degli Herons sta ricoprendo, sempre in modo impeccabile, il figlio Antonio. Ci stringiamo attorno alla famiglia Celli in questo triste momento, inviando un abbraccio affettuoso ai figli Alessio e Antonio, ai nipoti e ai parenti tutti".
Commosso il ricordo del presidente Andrea Luchi: "Perdo una persona stupenda, piacevolissima. Un grande amico. Fece parte di quelle 15, 20 persone attorno a patron Vito Panati, ai tempi della Panapesca, del grande basket termale. Rivestiva il ruolo, di addetto agli arbitri; fu così abile da esserne stimato, da diventarne pure amico. Una di quelle figure ‘oscure’, ma importantissime in ogni sodalizio. Sempre cordiale, disponibile, sorridente, ottimista, sapeva fare squadra, gruppo: aveva tante attenzioni verso gli atleti: parole e gesti, persino regali. Sapeva creare un clima di familiarità".
Parole al miele anche dall’addetto stampa Filippo Laico: "Sono cresciuto in casa sua, sono molto amico dei figli. Giovanni era solare, spiritoso, giocoso. Il classico montecatinese, tutto sport, dalla palla a spicchi all’ippica, passando per tennis e sci. Un appassionato sincero". Mancherà a tanti.