
Vanni Parenti insieme a Viviano Baldi (Rosellini)
Montecatini Terme, 5 aprile 2025 – Era l’uomo simbolo dell’età dell’oro dell’ippica montecatinese nazionale. Con Vanni Parenti, scomparso a Firenze all’età di 88 anni, se ne va uno più grandi personaggi del mondo delle corse dei cavalli. È stato a più riprese direttore del Sesana, degli ippodromi di Milano, di quelli fiorentini, di Follonica, Pescara, ed è stato anche membro dei cda degli ippodromi di Capannelle e di Pisa. Ma nell’ippica è stato anche gentlemen, allevatore, proprietario. Ma soprattutto un visionario. Era entrato in un’ippica rinchiusa in se stessa, un po’ conservatrice e lui era riuscito ad aprirla al mondo esterno, prendendo spunto dai suoi viaggi negli Stati Uniti e in Scandinavia dove aveva ottime relazioni.
Vanni Parenti, fratello tra l’altro del regista Neri, aveva capito nonostante il periodo ancora favorevole che l’ippica doveva aprirsi al monde esterno. Voleva portare negli ippodromi le famiglie oltre che gli appassionati. Per questo aveva dato il via a una serie di operazioni come mercatini, attività di gioco per bambini, concerti, sfilate di moda, che oggi sono la regola.
Laureato in Scienze delle Finanze Vanni Parenti aveva iniziato la sua attività nella società del trasporto pubblico di Firenze e successivamente aveva ricoperto incarichi anche all’Eni e al Ministero del Bilancio. Nel frattempo si era avvicinato al trotto e la passione per i cavalli lo prendeva sempre di più fino a diventare negli anni ‘70 delegato regionale dei proprietari. Da lì era poi entrato nel consiglio direttivo dell’Encat e si era messo in mostra per le sue idee innovative. Il trotto montecatinese deve molto a lui. Fu lui a volere, assieme all’allora sindaco Lenio Riccomi, una Lotteria abbinata al gran premio di Ferragosto. Dopo anni di battaglie politiche Parenti e Riccomi riuscirono nell’intento portando per ben due volte la Lotteria al Sesana con ottimi risultati di biglietti venduti, ben superiori a lotteria storiche come ad esempio quella di Merano. Fu sempre Parenti a trasformare il Gp di Ferragosto da prova unica alla formula attuale e ben più spettacolare delle due batterie con finale.
Da super manager sapeva cogliere al balzo qualsiasi occasione, così quando nel 1984, il trottatore normanno Lurabo che all’epoca era considerato il più forte cavallo del mondo, cercava una pista da 800 metri per prepararsi all’International Trot che si disputava all’ippodromo del Roosevelt di New York che si disputava su un anello del genere, riuscì ad organizzare una corsa in pochi giorni al Sesana grazie a una ricca sponsorizzazione di una nota multinazionale del tabacco. E grazie alle sue relazioni negli anni era sempre riuscito a portare al Sesana i migliori cavalli europei. Da alcuni anni si era ritirato sulle colline fiorentine.
Niccolò Galligani