Movimento 5 stelle:: "Strumento strategico"

Il Movimento Cinque Stelle esprime soddisfazione per la creazione della Dmo a Montecatini, sottolineando il suo impatto positivo sull'economia e sull'immagine della città. Tuttavia, il consigliere di minoranza critica l'iniziativa definendola costosa e inutile.

Movimento 5 stelle:: "Strumento strategico"

Il voto sulla Dmo (Destination Management Organization), che si chiamerà «Fondazione Turismo», è previsto in consiglio per domani sera

Il Movimento Cinque Stelle esprime soddisfazione per l’imminente costituzione della Dmo. "Lo strumento di programmazione, gestione e rilancio del turismo cittadino era uno dei punti principali del programma elettorale della coalizione in appoggio al sindaco Claudio Del Rosso – affermano i pentastellati –. Avevamo dato, in campagna elettorale, un calendario preciso per l’entrata in operatività della Dmo. L’amministrazione non solo lo sta rispettando, ma sta anticipando i tempi. La Fondazione Turismo sarà nel prossimo futuro uno strumento strategico e di grande impatto sull’economia della città, sull’immagine di Montecatini e potrà intervenire anche su verde e decoro cittadino a tutela del prodotto città. Uno strumento che, grazie all’aumento dell’imposta di soggiorno operato dall’amministrazione, sarà dotato di grande disponibilità finanziaria – aggiungono dal M5s –, che non graverà minimamente sulle tasche dei cittadini. Il Movimento Cinque Stelle è quindi felice di partecipare alla stesura della convenzione e dei regolamenti contribuendo con il proprio spirito e le proprie idee alla messa in opera della Dmo".

Ma c’è chi dice no. "Fondazione Turismo è un nuovo, pericoloso, inutile e costoso carrozzone". Il consigliere di minoranza Edoardo Fanucci, presidente della commissione consiliare per il controllo delle società partecipate, a ventiquattrore dal consiglio dove sarà votato lo statuto della nuova Destination Management Organization, torna ad attaccare la nascita dell’organismo. "Ci stupiamo che i revisori del Comune, che rappresentano la Corte dei conti, non abbiano ancora sollevato formali perplessità sul metodo e sul merito della questione – spiega –. Per questo sono il primo organo di garanzia a cui ci appelliamo, fin da oggi, per fermare questa folle corsa".

Da.B.