"Quando si sta per scomparire politicamente – scrive Luca Parlanti, consigliere comunale dei Cinque Stelle – di solito si fanno scelte eccezionalmente buone per salvare il salvabile agli occhi della comunità, per raccogliere consensi oppure si opta per azioni pessime per il colpo di grazia. Sull’operazione multiutility, tutta made in Pd, si è scelto fortemente la seconda opzione; succede quando si perde di vista il bene della collettività, la realtà, quando ci si chiude nei palazzi e si opta per scelte al ribasso per i cittadini".
"L’amministrazione di Lamporecchio – continua Parlanti – che quando c’è da votare qualcosa di pessimo politicamente non si tira mai indietro, con la delibera 55 del 17 ottobre 2022, inanellando l’ennesima figuraccia di fronte alle associazioni, a consiglieri regionali, a tanti che hanno visto o partecipato, votò per la finanziarizzazione (quotazione in borsa e privatizzazione) dei servizi essenziali quali acqua, rifiuti, gas. Così vogliono ai piani alti (Firenze e Toscana), così hanno fatto. Guardiamo la realtà: in un momento in cui proprio la speculazione senza controllo sui servizi, sull’energia sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese, proprio adesso che bisognerebbe andare nella direzione opposta, la maggioranza in consiglio ha imboccato la via del burrone. Ma c’è una novità, stavolta: in accordo con diversi consiglieri, peraltro di vari schieramenti politici e di altri Comuni, soprattutto con associazioni che hanno portato avanti questa azione in modo encomiabile, emergerebbero sul piano formale importanti criticità dal punto di vista procedurale e giuridico, relative all’operazione Multiutility; dubbi, rilievi di legittimità, questioni che debbono essere prese in forte considerazione, che professionalità qualificate hanno evidenziato. Trovate tutto nell’atto che ho pubblicato integralmente sulla pagina facebook M5S Lamporecchio e sulla mia personale".
"È un dovere sacrosanto – conclude Parlanti – fare luce sulla questione, adesso anche formale e giuridica e bloccare l’ennesima operazione che il Pd regionale, con la connivenza anche a Lamporecchio della finta destra, stampella della giunta Torrigiani, sta portando avanti. Uno spettacolo politicamente imbarazzante che ricade sulla comunità.Fatevi queste domande: perchè in decine di Comuni altrettanti consiglieri di vari schieramenti si stanno muovendo in questa direzione? Perchè associazioni, professionisti, tecnici, cittadini senza bandiere o simboli stanno cercando di opporsi a questa operazione? Perchè cittadini che hanno a cuore la cosa pubblica, senza secondi fini, che non accettano in silenzio le scelte nate male e calate dall’alto che porteranno solo a un peggioramento dei servizi, a rincari, a speculazione, stanno agendo così? Stavolta la questione si sposta anche su rilievi procedurali e giuridici, assolutamente da valutare. Il consiglio comunale di Lamporecchio ha la possibilità di rimediare all’errore fatto. Ho chiesto, come già avvenuto per la seduta del 17 ottobre scorso, che il consiglio venga convocato in seduta aperta al pubblico con possibilità di intervento".