
Gabriele Niccolai
Montecatini Terme, 29 marzo 2022 - Visita virtuale al museo fiorentino delle macchine di Leonardo Da Vinci, che, nel 2019, in occasione del cinquecentenario dalla sua morte, ha vissuto un ideale ponte culturale con Montecatini Terme, patrimonio Unesco, nel segno del genio leonardesco, portando alcune delle sue meraviglie anche alla Rocca di Montecatini Alto. Il museo, in via del Castelluccio a Firenze, a due passi dal duomo, è uno dei tanti fiori all'occhiello del nostro Paese, una delle eccellenze made in Italy. Un'impresa toscana, che oggi è conosciuta in tutto il mondo.

Il titolare, Gabriele Niccolai, nelle scorse settimane, è stato a San Diego, in California, per un importante progetto culturale. «Questo museo è nato grazie a mio padre Carlo Niccolai – racconta Gabriele -. Intorno al 1960, decise di trasformare quello che era il suo laboratorio di oggetti per gli accessori di alta moda italiana nella fucina che potete visitare oggi, dedicata alla creazione delle macchine di Leonardo Da Vinci. Creò, a poco a poco, una collezione di macchine del genio. La produzione si fece sempre più realistica, perché fondata sullo studio dei codici di Leonardo, con la creazione di macchine a grandezza naturale. Io mi sono unito al lavoro di mio padre – aggiunge – e ci siamo avvalsi del fondamentale contributo di studiosi del calibro del professor Carlo Pedretti e della dottoressa Sara Taglialagamba. Proprio grazie al loro apporto, è stato possibile ricostruire il robot che suona il tamburo, presente al museo, con, a fianco, gli studi di Leonardo per realizzarlo. Oggi – ricorda Gabriele Niccolai - le macchine di Leonardo che produciamo al museo sono richieste ovunque ed organizziamo anche eventi culturali che valorizzano queste riproduzioni».
Niente potrà mai sostituire la visita in presenza in un museo, ma anche il nostro «assaggio» virtuale nel video riserva molte sorprese: immagini affascinanti sulle straordinarie macchine del Genio, sugli studi di anatomia compiuti da Leonardo - le immagini della sala dedicata all'anatomia sono incredibilmente realistiche -, un approfondimento sul rapporto di Leonardo con la cupola del Brunelleschi ed il relativo cantiere e, come spiegato da Gabriele Niccolai, lo studio di Leonardo su un prototipo di robot che suona il tamburo, presente al museo e che potrete vedere in movimento all'interno del video. In omaggio a Montecatini Alto, inoltre, nel video sono presenti le immagini realizzate quando alcune delle macchine furono portate alla Rocca, in occasione del cinquecentenario dalla morte di Leonardo.
«Alla Rocca – spiega Gabriele Niccolai – abbiamo collocato le macchine di più grandi dimensioni come: il solleva pertiche, la barca a pale, il poliedro, la trivella idraulica, il ponte arcuato di tipo militare, un secondo ponte militare collocabile nel letto di un fiume. Pezzi grandi da parco, quasi a grandezza naturale appunto, per rendere omaggio al genio. Montecatini Alto è stata la prima località con pezzi di dimensioni così elevate». Valentina Spisa