DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Negozio chiuso per un mese: vendeva alcol ai minori

Quel brutto vizio di vendere alcolici ai minorenni non gli è mai passato. Il titolare di un esercizio di vicinato,...

Quel brutto vizio di vendere alcolici ai minorenni non gli è mai passato. Il titolare di un esercizio di vicinato,...

Quel brutto vizio di vendere alcolici ai minorenni non gli è mai passato. Il titolare di un esercizio di vicinato,...

Quel brutto vizio di vendere alcolici ai minorenni non gli è mai passato. Il titolare di un esercizio di vicinato, nonostante fosse già stato sanzionato due volte dai carabinieri, ha continuato a violare la legge senza problemi. Tra i ragazzini era noto che si potessero acquistare alcolici in questa attività senza troppi problemi. Questa volta il titolare del negozio ha dovuto fare i conti con la polizia di Stato che, dopo aver fatto il verbale, ha trasmesso tutti gli atti, compresi i riferimenti alle violazioni precedenti, allo sportello unico delle attività produttive del Comune. Da qui è partita una ordinanza che prevede la chiusura per 30 giorni delll’esercizio.

Il verbale elevato dalla polizia di Stato nei confronti del commerciante è previsto della legge 125 del 2001. L’articolo 14 afferma che "salvo che il fatto non costituisca reato, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a mille euro a chiunque vende o somministra bevande alcoliche ai minori di 18 anni. Se il fatto è commesso più di una volta si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2mila euro, con la sospensione dell’attività da quindici giorni a tre mesi".

Come avvenuto alcune settimane fa per un pubblico esercizio, la chiusura può arrivare direttamente dal questore. La normativa stabilisce che l’autorità provinciale di pubblica sicurezza può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico. Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio per l’alcol, afferma che "fino al raggiungimento della maggior età, i ragazzi non dovrebbero bere nemmeno un bicchiere di qualunque bevanda alcolica al giorno. Nel loro caso uso vuol dire abuso, perché l’etanolo interferisce con il normale sviluppo cerebrale, in corso fino ai 25 anni. L’uso di bevande alcoliche durante l’adolescenza rischia di cristallizzare lo sviluppo cerebrale, impedendo quella maturazione necessaria al completamento dello sviluppo".

Da. B.