
È partito da Buggiano l’avventuroso giro di oltre ventimila chilometri del ventenne Franchi .
"Mamma mia Dario Franchi, cosa hai fatto. Hai percorso 22mila chilometri in bicicletta, di cui 13mila 300 in solitaria, toccando 20 paesi in 383 giorni". L’impresa di Dario Franchi, 21 anni, di Buggiano, è sintetizzato nelle parole che lo zio Federico Schiavelli gli scrive sulla bacheca Facebook. Da due anni migliaia di persone lo seguono col fiato sospeso. Una di queste è Lorenzo Jovanotti (anche lui innamorato delle due ruote) che ieri mattina gli ha dedicato su Instagram un post, subito riportato da Dario in tempo reale dall’Africa. "Mi trovo a soli 400 chilometri da Città del Capo – ci racconta al telefono con voce pacata – per un mesetto mi fermerò a esplorare questi luoghi. Tra i miei progetti c’è quello di produrre documentari. Ma me la prendo comoda. Ora voglio godermi un po’ questi fantastici posti".
Dario fin da bambino è sempre stato un sognatore. Voleva fare l’esploratore, sfogliava l’atlante cercando isole ai confini del mondo e immaginava viaggi e avventure senza limiti. Dario è pure musicista: suona la chitarra e il corno francese. Chissà se Jovanotti è informato anche su questa qualità del nostro esploratore in bicicletta.
"Dopo il diploma al liceo musicale Forteguerri, nell’estate 2022 ho visto l’occasione di trasformare quei sogni in realtà: attraversare l’Africa in bicicletta – inizia a raccontare Dario –. Avevo 19 anni. Un’impresa pazzesca, programmata col mio amico Oliver Kaspar. Una sfida contro l’ignoto con la mia grande compagna di vita: la bicicletta. Il 10 ottobre 2022 siamo partiti da piazzale Michelangelo a Firenze con due vecchie mountain bike, zero esperienza e tantissimo entusiasmo. Abbiamo pedalato per circa 9.000 km attraversando tutta l’Europa fino all’Africa: catena montuosa dell’Atlante, deserto del Sahara, fino al Senegal. Entusiasmo a mille".
I soldi però cominciamo a finire. Gli sponsor forniscono solo abbigliamento e accessori. "Abbiamo provato a trovare una barca per il Sud America (autostop di nave), falliamo. Poi abbiamo deciso di pedalare verso est per entrare in Guinea, ma ci rifiutano il visto per ben due volte. Alla fine lo abbiamo ottenuto, abbiamo attraversato la foresta, ma il visto nel frattempo è scaduto".
A quel punto si rompono le bici, alcune frontiere si chiudono e i due ragazzi si ritrovano nel mezzo di una sorta di colpo di stato con sparatorie e carri armati. Nel frattempo il padre di Dario, Nicola, docente di diritto amato e stimato del Liceo Salutati, racconta le imprese del figlio ai propri studenti in tempo reale. Anche su questo fronte si scatenano i fan che lo seguono quotidianamente sui social network, innescando una catena di tifo a distanza.
"Dopo 175 giorni di avventura siamo dovuti tornare a casa. Mi sentivo contento - racconta Dario - ma con un esperienza incompleta, un piccolo fallimento e un sogno ancora da realizzare". Il mal d’Africa non lo molla.
Passa un anno, ma ha un solo pensiero in testa. Studia, lavora e si prepara al grande ritorno. "Ero veramente ossessionato. Il 23 agosto 2024 riparto dal Senegal, da solo, nel pieno della stagione delle piogge per iniziare a percorrere probabilmente una delle tratte più difficili da percorrere in bicicletta di questo pianeta – sottolinea Dario –. Da qui inizia la mia personalissima odissea: banditi, frontiere ostili, sentieri allagati nella giungla, la malaria, derubato dai ladri ad Abidjan, mille ospitate. Poi la traversata dello Stato più difficile di tutti, la Nigeria, tra gruppi criminali, checkpoint, rapimenti e piste ai confini del mondo. Attraverso una delle foreste più grandi del pianeta, supero l’Equatore e vivo avventure infinite, indimenticabili, di ogni genere. Tutte queste cose non me le dimenticherò mai".
Adesso Dario si trova vicino a Città del Capo ed ha completato il prima traguardo. "È la mia prima avventura e ho solo 21 anni… c’è tempo per alzare l’asticella". Insomma, ora relax ed esplorazione. "Se trovo un lavoretto, non mi tiro indietro. Almeno potrò fermarmi più a lungo e riuscire a esplorare ancora questo meraviglioso continente".
Quale sarà la prossima meta? Forse la Papua Nuova Guinea. Per ora non la svela, nel frattempo vuole raccontare quello che ha vissuto nei migliori dei modi, e magari fare in modo che la passione diventi professione. L’esploratore Dario, mica male. I paesi toccati? Firenze, Francia, Spagna, Marocco, Eestern Sahara, Mauritania, Senegal, Gambia, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Costa d’avorio, Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Camerun, Congo, Angola, Namibia, Sudafrica. Ma tutto questo potrebbe davvero solo l’inizio.
Giovanna La Porta